La Comunità Europea ha autorizzato lo stanziamento delle risorse da destinare al rafforzamento dei reparti ospedalieri e della rete territoriale
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Le risorse sono consistenti e si attende solo la delibera di giunta di ratifica del trasferimento dei fondi al dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria che dovrà selezionare le decine e decine di proposte di interventi avanzate dalle aziende. La programmazione comunitaria va in soccorso del servizio sanitario regionale con l'obiettivo di potenziarne il sistema. La misura è stata, infatti, disposta direttamente dalla Comunità europea che ha acconsentito alla riprogrammazione dei fondi Por nell'ottica di preparazione ad un'eventuale recrudescenza della diffusione del coronavirus.
Linee di intervento inattuate
Il piano era già in fase di predisposizione alla Cittadella nei mesi caldi del contagio ma adesso è stata finalmente definita la disponibilità finanziaria reperita su linee di intervento per programmi rimasti sinora inattuati o con un ordine di priorità nettamente inferiore rispetto alla necessità di rafforzare reparti ospedalieri e reti territoriali. La Regione mette sul piatto 170 milioni di euro rastrellate dai fondi Por e riceve dalle aziende sanitarie e ospedaliere una valanga di proposte. Spetterà ora al dipartimento Tutela della Salute effettuare una cernita sulle richieste di intervento, non prima però di aver ottenuto il trasferimento dei fondi.
Il via libera dall'Ue
Si è ancora nella fase di completamento delle procedure per ottenere il via libera dalla Comunità Europea che ha fornito una linea di indirizzo abbastanza chiara. Gli interventi da realizzare nelle aziende sanitarie e ospedaliere regionali devono concernere principalmente l'implementazione delle innovazioni tecnologiche, progetti di telemedicina e edilizia sanitaria. Della consistente dotazione finanziaria ben 140 milioni saranno destinati a nuovi interventi, la restante quota riguarda invece progetti già individuati.
Pioggia di richieste
La documentazione depositata nei mesi scorsi dalle aziende annovera interventi che superano di gran lunga la consistenza del tesoretto reperito dalla Regione, indice di una richiesta in continua crescita a cui corriponde però un progressivo depauperamento dei servizi. Necessario, dunque, uno sfoltimento delle proposte che privilegerà quelle strettamente neecessarie al contrasto della diffusione del Covid.