Lo sblocco deciso dal Tavolo Adduce dà ossigeno all'intero comparto e consente il pagamento delle società che forniscono beni e servizi. Circa 150 milioni verranno restituiti a Cassa Depositi e Prestiti
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Il "tesoretto" svincolato lunedì dal tavolo interministeriale che vigila sui conti della sanità calabrese servirà a ridare fiato alle aziende sanitarie e ospedaliere regionali. È quanto si è deciso questo pomeriggio al termine di un lungo faccia a faccia avuto al terzo piano della Cittadella. Il tandem commissariale composto da Saverio Cotticelli e da Maria Crocco ha infatti convocato tutti i commissari straordinari delle aziende per illustrare il risultato raggiunto appena lunedì con lo sblocco di 210 milioni di euro. Si tratta di premialità relative alle annualità 2016 e 2017 che il ministero della Salute e quello dell'Economia avevano trattenuto sui conti sanitari della Calabria a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano di rientro. Lunedì al termine della verifica degli adempimenti, il tavolo interministeriale ne ha deciso lo sblocco, resta invece ancora sotto chiave la premialità per l'annualità 2018 subordinata al raggiungimento degli obiettivi.
Le anticipazioni a Cassa Depositi e Prestiti
La gran parte delle somme, che saranno sbloccate dal ministero dell'Economia nei prossimi giorni, serviranno però a ripianare l'anticipazione di cassa garantita da Cassa Depositi e Prestiti alle aziende sanitarie e ospedaliere regionali: 153 milioni di euro. Importi destinati interamente al pagamento di fatture verso fornitori. La restante parte - 57 milioni di euro - avranno la stessa finalità e, quindi, il pagamento delle società che forniscono beni e servizi. Una massa di liquidità che consentirà alla sanità calabrese di riprendere fiato ma, soprattutto, di abbattere almeno in percentuale gli interessi passivi, maturati nei confronti delle ditte fornitrici per il ritardo accumulato nel pagamento delle fatture. A solo titolo di esempio, l'azienda ospedaliera Pugliese di Catanzaro ha maturato uno stock di debito commerciale pari a 57 milioni di euro, somme che ogni anno maturano interessi passivi per 6,5 milioni e notificati all'ospedale per mezzo di decreti ingiuntivi.
Il disavanzo delle aziende
Sempre nel corso della riunione la struttura commissariale ha comunicato la imminente liquidazione del fondo per il ripiano delle perdite relative all'annualità 2018. Ogni azienda potrà in tal modo intervenire sui disavanzi in bilancio ripianandoli attraverso le somme oggi disponibili. Perentorio invece "l'invito" a tutte le aziende a trasmettere al terzo piano della Cittadella i consuntivi relativi agli esercizi finanziari 2019 entro e non oltre il 31 maggio. Il documento contabile dovrà essere approvato entro giugno ma le aziende potranno intervenire in questa finestra temporale apportando minime modifiche.