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«Forse, vi è ancora una speranza». A scrivere queste parole, nel pomeriggio, è stato il sindaco di Cetraro Angelo Aita, in riferimento alla controversa vicenda della chiusura del punto nascita dell'ospedale Giannnino Iannelli, avvenuta ad agosto scorso. Dopo aver annunciato le possibili dimissioni durante una diretta al nostro tg, Aita è stato convocato dal generale Saverio Cotticelli che, nelle vesti di commissario ad acta alla sanità, vorrebbe vederci chiaro e favorire la riapertura, di cui tanto si è discusso negli ultimi mesi. Alla riunione, fissata per il prossimo 4 giugno, parteciperà anche il commissario straordinario dell'Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli.
«Sospendo la protesta»
Dopo l'inaspettata convocazione, Aita ha deciso di sospendere la protesta. «La triste e indecorosa vicenda della mancata riapertura del Punto nascita di Cetraro, che mi ha visto costretto, dopo averle tentate tutte, a decidere di recarmi domani, insieme a tutti i consiglieri comunali, a consegnare la fascia tricolore nelle mani del Sig. Prefetto di Cosenza, forse trova ancora una speranza». Pertanto, «sospendo, in ossequio al ruolo che rivesto, momentaneamente, la consegna della fascia tricolore». A patto, precisa, che l'incontro non si traduca nell'ennesima promessa non mantenuta: «Parteciperò all'incontro dove pretenderò una soluzione definitiva».
Consiglio comunale in seduta permanente
In attesa dell'incontro, però, Aita non intende rimanere con le mani in mano. «Chiederò al consiglio comunale convocato per domani pomeriggio alle ore 18.00, con all'ordine del giorno la vicenda del Punto Nascita, di rimanere convocato in seduta permanente fino alla conclusione dell'incontro».
La battaglia non si ferma
A causare la chiusura del punto nascita, ufficialmente in via temporanea, furono le criticità riscontrate nel reparto di Ostetricia durante l'ispezione inviata dall'allora ministro della Salute Giulia Grillo, a seguito della tragedia che strappò alla vita la 37enne Santina Adamo, stroncata da un'emorragia dopo il parto. L'evento, che segnò tutti profondamente, costrinse le istituzioni a prendere seri provvedimenti, ottemperando a tutte le disposizioni messe nere su bianco dagli ispettori, perché una simile tragedia non si ripetesse mai più. Ma al momento di erogare i 270mila euro per i lavori di ristrutturazione del reparto, ultimo step per la riapertura, tutto è rimasto immutato, nonostante Zuccatelli avesse garantito l'autorizzazione alla spesa. Una situazione inaccettabile, per il sindaco Aita, che negli ultimi mesi ha combattuto fianco a fianco con decine di future mamme preoccupate per le sorti dei bimbi che portano in grembo. «Non faremo nessun passo indietro - ha detto in ultimo il primo cittadino -, le battaglie per i diritti negati e di dignità li condurremo fino alle estreme conseguenze».