Oltre duecento persone con disabilità grave non ricevono alcun supporto per l’assistenza a domicilio dal gennaio scorso. La denuncia dell’Aisla: «Le risorse sono nelle casse dell’Asp dal marzo scorso»
Tutti gli articoli di Salute
PHOTO
Duecento disabili gravissimi di Reggio Calabria, tra cui dieci persone con Sla, non ricevono dall’Azienda sanitaria provinciale l’assegno mensile a sostegno dell’assistenza a domicilio dal gennaio scorso. Lo denuncia l'Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.
Fondi bloccati
«Le persone con Sla - spiega un comunicato - vivono una situazione di grande difficoltà perché non possono muoversi, alimentarsi, comunicare e respirare autonomamente e richiedono un’assistenza di 24 ore su 24 che per le famiglie implica costi ingenti, per poter contare, ad esempio, su una badante e su strumenti fondamentali come sollevatori e comunicatori. Le risorse bloccate ammontano complessivamente a oltre un milione e 630mila euro e sono provenienti dal Fondo nazionale per la non autosufficienza (Fna) che ogni anno il Governo stanzia alle Regioni per sostenere le persone con gravi disabilità con assegni di cura mensili. I nove mesi di ritardo nell’erogazione di queste risorse si sommano a gravi ritardi precedenti: la somma da sbloccare infatti proviene dall’Fna che il Governo aveva già stanziato nel 2015».
Tempi lunghi della burocrazia
«Abbiamo sollecitato - dice Francesca Genovese, presidente di Aisla Calabria- i vertici della Asp di Reggio quattro volte, il 27 marzo, il 10 e 29 aprile, e il 3 giugno, ma non c’è stato mai alcun riscontro. Poiché i pazienti afferenti al distretto nord presenti in graduatoria non hanno ancora ricevuto la raccomandata per poter presentare i documenti necessari a ricevere i contributi, significa che neppure a dicembre avranno ciò che spetta loro, nonostante questi fondi si trovino nelle casse della Asp già dal marzo del 2019. Le famiglie e le persone colpite da Sla e da altre gravi malattie non possono attendere i tempi della burocrazia per veder riconosciuto il loro diritto all’assistenza: già molti di coloro che erano in graduatoria sono morti consapevoli del totale disinteresse istituzionale nei loro confronti. Chiediamo un immediato intervento risolutivo alla Triade Commissariale reggina, la stessa che è stata nominata direttamente dal Governo per risolvere gravi situazioni già in essere alla stessa Asp e non per creare ulteriori disagi a pazienti già provati gravemente dalla malattia».
L'Aisla, spiega la nota, è attiva in Calabria con una sezione locale, attiva da 7 anni, che segue circa cento malati di Sla e le loro famiglie con aiuti concreti e gratuiti come il sostegno psicologico, il trasporto dei malati con un pulmino attrezzato, la consulenza su temi legata ai fondi per l’assistenza e l’organizzazione di corsi di formazione sulla Sla per medici e operatori sanitari.