Venerdì la presentazione del saggio dell'ex commissario alla sanità calabrese. I sindacati insorgono: «Quali denunce su 'ndrangheta e massoneria?»
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Diventa un caso la presentazione dell’ultimo libro dell’ex commissario alla sanità calabrese Massimo Scura, in programma nel tardo pomeriggio di venerdì a Locri. Con un duro comunicato il segretario provinciale della Uil-Fpl Nicola Simone non le manda a dire al manager lombardo, reo a suo avviso di aver «travisato la storia, disinvoltamente riscritta».
«Si deve essere particolarmente cinici – sostiene il sindacalista - per avere il coraggio civile e morale di presentarsi a Locri e pensare di confrontarsi con una popolazione condannata a soffrire e morire di sanità, anche a causa delle responsabilità dell’ingegnere oramai plasticamente dimostrate. Sarebbe utile che il sindaco di Alfadena spiegasse, intrattenendo i cittadini sul fenomeno malavitoso, quali denunce abbia sporto alle autorità competenti sugli ‘ndranghetisti ed i massoni che hanno saccheggiato la sanità. Sicuramente ai cittadini della Locride poteva essere evitata tale caduta di stile. Non si abusi - conclude Simone - della antica civiltà e senso di ospitalità del popolo locrese».
Il libro s’intitola «Calabria malata. Sanità l’altra ‘ndrangheta» e verrà presentato nel salone del Caritas diocesana locrese.