VIDEO | L’associazione Amico Medico ha allestito il primo grande incontro medico scientifico post pandemico allo scopo di sviscerare questa branca della chirurgia, tra nei e punti di forza
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“La chirurgia proctologica, uno sguardo tra passato e presente”. È questo l’ampio binario sul quale l’associazione Amico Medico ha organizzato e promosso a Vibo Valentia uno dei più grande eventi medico scientifici post pandemici alla presenza di luminari provenienti da tutta Italia. Una branca considerata di nicchia la proctologia ma fondamentale sia per le connessioni con altre specializzazioni più conosciute e blasonate, sia per l’accelerazione in termini di progresso che sta vivendo. La Calabria rimane, come sempre, un passo indietro, ma gli specialisti non mancano.
«La proctologia è una branca della chirurgia che ha avuto uno sviluppo importantissimo sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico» ha affermato Danilo Cafaro, responsabile Chirurgia Proctologia u.o. Tropea, nonché responsabile scientifico di “Amico medico” e del congresso. «È necessario - aggiunge Cafaro - creare delle strutture che siano dedicate a questa branca-. Tra il venti e il 25 per cento di coloro che si rivolgono ai medici internisti, ai gastroenterologi o ai medici di base spesso soffrono di questo tipo di patologie».
Un convegno quello che si è tenuto a Vibo che ha visto relazionare e partecipare al dibattito specialisti dal nord a sud della penisola, ognuno con una propria peculiarità. Fondamentale la diagnostica che si compone, ha spiegato Alessandro Sturiale, dirigente medico dell’azienda ospedaliera di Pavia, di diversi esami, tra i quali ecografia, solitamente transanale o perineale, manometria anorettale ed esame endoscopico che non può mancare per lo screening delle malattie oncologiche.
Approcci trasversali, uno sguardo clinico a 360 gradi, diventano importantissimi: «La multidisciplinarietà è essenziale, il gastroenterologo, il chirurgo e le altre figure professionali sono necessarie per parlare di proctologia perché solamente un approccio multidisciplinare, multispecialistico dall'elevata expertise, quindi, con specialisti ad elevata competenza possono affrontare al meglio questo tipo di patologia», ha aggiunto Ludovico Abenavoli, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente presso l’Università di Catanzaro. Diversi gli aspetti sui quali la Calabria è indietro e che portano a foraggiare l’emigrazione sanitaria, ma anche quelli che, invece, la pongono tra le mete da privilegiare per questo tipo di cure.