VIDEO | Ad inaugurare la nuova striscia informativa di LaC News24, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche, diretto dal prof. Arturo Pujia. è stata la professoressa Angela Sciacqua, direttore dell'Unità operativa complessa di geriatria universitaria dell'Azienda ospedaliero universitaria Dulbecco
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La professoressa Angela Sciacqua, professore di geriatria, direttore dell'Unità operativa complessa di geriatria universitaria dell'Azienda ospedaliero universitaria Dulbecco di Catanzaro e direttore della scuola di specializzazione in geriatria, ha inaugurato la nuova rubrica dedicata alla salute in onda ogni martedì all'interno del tg di LaC News24, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche, Dsmc, diretto dal prof. Arturo Pujia.
La specialista ha illustrato l’attività di ricerca del gruppo della geriatria universitaria da lei diretta e che afferisce al dipartimento di scienze mediche e chirurgiche, principalmente focalizzata sullo studio dei meccanismi fisiopatologici e degli interventi terapeutici innovativi nell’ambito delle patologie cardiovascolari che aumentano con l’età, con particolare riferimento allo scompenso cardiaco che rappresenta ad oggi la condizione patologica che ha il maggior impatto sociale sulla popolazione in termini di peggioramento della qualità di vita e di mortalità e che incide pesantemente sui costi della spesa sanitaria.
L'incidenza della patologia
Nel mondo, spiega la specialista, ne sono affetti circa 64 milioni di persone e rappresenta ad oggi uno dei principali problemi di salute a livello mondiale. La prevalenza della malattia è in crescita proprio a causa dell’invecchiamento della popolazione tanto che oltre il 10% dei pazienti, con una età maggiore di 70 anni, ne soffrono. Si tratta di una condizione che da una parte rappresenta l’evoluzione finale di altre condizioni cliniche come l’ipertensione arteriosa, l’infarto del miocardio, le patologie valvolari ed infettive del cuore e dall’altra l’invecchiamento di per se favorisce le modifiche morfo funzionali del cuore che portano alla perdita dell’efficienza contrattile miocardica con disfunzione di tutti gli organi e sistemi, ripercussioni a livello renale, cerebrale, polmonare e così via.
L'attività della geriatria universitaria
Presso la geriatria universitaria sono in corso inoltre vari studi internazionali che considerano farmaci innovativi in questo campo. In particolare si sta valutando un nuovo farmaco, ziltivekimab, che rappresenta un anticorpo monoclonale che blocca la interleuchina 6, una molecola infiammatoria, andando a modulare il processo infiammatorio che è alla base della comparsa e progressione delle patologie cardiovascolari e dello scompenso cardiaco. Altro farmaco che si sta studiando in altri trials è il finerenone, farmaco che blocca un ormone che ha effetti deleteri nei malati con scompenso cardiaco, l’aldosterone, che è in grado di dare ritenzione idrosalina. «Il finerenone ha già dimostrato di migliorare la prognosi nei pazienti affetti da diabete e insufficienza renale – spiega Sciacqua -, ora si sta testando nei malati con scompenso cardiaco nei quali proprio la ritenzione idrosalina fa precipitare le condizioni cliniche. In due di questi studi il gruppo che coordino è ad oggi il primo in Italia per numero di pazienti che segue».
Studio e ricerca
Accanto alla ricerca innovativa dei trials internazionali, il team calabrese porta avanti anche una intensa attività di ricerca sia clinica che di laboratorio grazie all’istituzione di un registro osservazionale per i malati affetti da scompenso cardiaco il magic-hf che sta per: magna graecia evaluation of comorbidities in patients with heart failure (magic-hf) «effettua l’integrazione dei dati clinico-strumentali, ecocardiografici, vascolari, con la determinazione nel sangue di biomarcatori circolanti capaci di predire l’evoluzione della malattia e la risposta ai nuovi trattamenti farmacologici attraverso una ricerca traslazionale che consente un approccio integrato alla complessità della malattia».
Migliorare la qualità di vita dei pazienti
A supporto si aggiunge il servizio di telemedicina, fondamentale nella gestione cronica dei malati. Dunque il gruppo della geriatria universitaria grazie a vari progetti finanziati anche dalla Ce ha sviluppato notevole expertise in questo campo. «Noi crediamo fermamente che tutte queste attività potranno consentire una più precoce identificazione delle condizioni di peggioramento della malattia, un miglioramento della qualità di vita e della prognosi dei pazienti. Bisogna evidenziare come la mortalità a 5 anni per scompenso cardiaco è del 50%, addirittura peggiore di quella per il cancro del colon o della mammella. L’importante attività di ricerca del gruppo della geriatria universitaria è testimoniata dalle numerose pubblicazioni internazionali su riviste molto quotate».