La prevenzione è un diritto, non un privilegio. Raffaele Leuzzi, medico senologo originario di Delianuova, trapiantato a Roma, dopo aver studiato a Padova e Napoli, su questo claim ha costruito la sua missione: quella di educare le donne alla diagnosi precoce del tumore della mammella.

Numeri allarmanti

Il cancro ogni anno aggredisce in Italia 52 mila donne. La malattia è potenzialmente grave, ma curabile se rilevata in tempo. La Calabria è la regione a più alta migrazione sanitaria per patologia mammaria con la minore adesione allo screening mammografico. Per questo Leuzzi, profondamente legato alla sua terra d’origine, da anni ha avviato uno studio medico nel quale gratuitamente, visita decine di donne. L’ambulatorio si trova a Fiumefreddo Bruzio, uno dei borghi più belli d’Italia, dove Leuzzi ha trascorso la sua infanzia. Quei luoghi gli sono rimasti nel cuore.

Salute e turismo

Da qualche tempo il senologo, animatore anche dell’associazione Le donne scelgono, sta lavorando per ampliare questa sua attività orientata alla promozione della salute, e di legarla anche a quella della promozione turistica del caratteristico centro tirrenico del cosentino. Una intenzione ribadita nei giorni scorsi, nel corso di un dibattito organizzato proprio a Fiumefreddo Bruzio, nel Castello che domina l'antico borgo, al quale oltre allo stesso Leuzzi, è intervenuto tra gli altri anche Franco Graziano, chirurgo oncologo dell'Istituto Tumori Regina Elena di Roma. L’idea è quella di affiancare all’avviamento di un centro di senologia clinica ed ecografica, il contestuale recupero strutturale di edifici storici da convertire in elementi di albergo diffuso in cui ospitare le pazienti della clinica.

La prevenzione si fa a tavola

La prospettiva, però, se possibile, è addirittura più ambiziosa: facendo leva sulla qualità delle produzioni agricole della zona e sulla correlazione esistente tra l’insorgenza di un cancro e le cattive abitudini alimentari, si vuole promuovere a Fiumefreddo, la Dieta Mediterranea Biologica come strumento di prevenzione primaria del tumore della mammella, così da coniugare il cibo sano con la profilassi medica. Infine, si pensa anche all’allestimento, lungo il litorale, di strutture balneari dedicate, con specifiche infrastrutture per l’accoglienza delle pazienti e, più in generale, delle persone con disabilità. Questa impresa sociale è già parzialmente concretizzata: sono già operative una residenza storica con cinque camere ed altre due residenze per un totale di trenta posti letto ed una enosteria in cui vengono serviti esclusivamente prodotti tipici provenienti da filiere sicure e rispettose dell’ambiente.