Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza ha dichiarato l’unità di crisi dei nosocomi bruzi in seguito alle vicende delle ultime ore che hanno coinvolto i dipendenti della Coopservice. Come è noto la ditta emiliana ha proceduto a licenziare 30 dei 92 operatori impegnati nei servizi di pulizia e in quelli di assistenza integrata ai degenti. Per effetto di tale decisione assunta senza alcun preavviso, quella di oggi, 30 novembre, è stata l’ultima giornata di lavoro per questi operatori.

 

Il restante personale però, si è riunito in assemblea permanente per valutare le azioni da intraprendere contro questo licenziamento, considerato illegittimo, insieme ai rappresentanti sindacali. Per questo oggi non sono state garantite le prestazioni e la conseguenza più immediata è stata la inutilizzabilità dell’intero blocco operatorio. Saltati tutti gli interventi chirurgici programmati, con il rischio di non poter procedere in caso di emergenza.

 

Per tutta la giornata si sono susseguiti i contatti a distanza tra la prefettura, il generale Cotticelli, la manager Panizzoli, i rappresentanti dei lavoratori e la Coopservice. Secondo quanto si è appreso, la ditta emiliana ha sospeso la comunicazione dei licenziamenti ai centri per l’impiego, almeno fino a martedì prossimo, 3 dicembre, data in cui la stessa ditta è stata convocata in prefettura. Tuttavia proprio a seguito della dichiarazione di crisi, l'incontro è stato anticipato a lunedì pomeriggio.

 

Il raggiungimento di un accordo sulla convocazione del tavolo e sulla sospensione delle comunicazioni di licenziamento al centro per l'impiego è stato possibile grazie alla mediazione della Cgil Funzione pubblica, rappresentata da Teodora Gagliardi e Franca Sciolino, e della Unione sindacale di base, rappresnetata da Giuseppe Tiano. Intanto, responsabilmente, i lavoratori hanno chiuso l'assemblea e ripreso a lavorare regolarmente per limitare i disagi all'utenza.