I medici Egidio Vanni e Vincenzo Cesareo, componenti della direzione sanitaria dell'ospedale di Praia a Mare, sono stati ricevuti questo pomeriggio dal commissario ad acta alla sanità calabrese, il generale Saverio Cotticelli. I due dirigenti sono andati a fornire il contributo tecnico per la trasformazione del presidio di cui ancora, a distanza di 5 anni dalla sentenza definitiva ed inoppugnabile del Consiglio di Stato, non sono state decise le sorti. Attualmente, sulle carte, risulta essere un capt, un centro di assistenza primaria territoriale, ma i giudici capitolini avevano ordinato il ripristino della rete ospedaliera in cui rientrava prima della riconversione in casa della salute, risalente all'aprile del 2012. «Non siamo andati per svilire il lavoro dei sindaci del Tirreno cosentino - hanno detto Vanni e Casareo -, ma per rafforzarlo con note tecniche perché l’unione fa al forza ed è finito il tempo delle fughe in avanti». Da tempo i primi cittadini della zona dell'alto Tirreno cosentino hanno deciso di intraprendere una battaglia civile affinché il presidio riesca a garantire i livelli essenziali di assistenza.

Il progetto

Vanni e Casereo hanno ricevuto da Cotticelli l'incarico di predisporre un piano migliorativo, ossia un progetto che possa ampliare l'offerta dei servizi, migliorando la qualità delle cure. In particolare, il generale ha dato ampia disponibilità a realizzare un ambulatorio chirurgico destinato a diventare una struttura semplice, cioè un reparto autonomo e indipendente di chirurgia multispecialistica. Nello specifico si è discusso della possibilità di realizzare un reparto specializzato in chirurgia dermatologia, chirurgia estetica e chirurgia urologica. Inoltre, è stata richiesta la trasformazione in struttura semplice anche dell'ambulatorio di gastroenterologia, è stato richiesto l'invio di personale per il potenziamento del reparto di radiologia e la messa in funzione della Risonanza Magnetica, giunta in ospedale due anni fa ma mai utilizzata nonostante i consumi costanti per manutenzione. Infine è stata evidenziata la necessità di reperire del personale anche per il cup, il centro unico di prenotazione, dal momento che tra qualche tempo i due addetti dovranno lasciare il posto per andare in pensione. Cotticelli, dal canto suo, ha già dato ampia disponibilità a reperire le somme necessarie per l’acquisto delle attrezzature e ha preso atto che esistono gli spazi necessari per la realizzazione dell'ambizioso progetto.

«Torniamo molto soddisfatti - hanno fatto sapere i due dirigenti medici -. Abbiamo avuto il piacere e la possibilità - hanno continuato - di dimostrare che, nonostante tutto, qualcosa di buono si potrà realizzare. Ora sta a noi trasformare le idee in progetto e farle recapitare al dottor Sergio Diego, reggente dell'Asp di Cosenza, di modo che ci si incontri nuovamente con il generale Cotticelli tutti insieme per poter illustrare il lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi». L'incontro dovrebbe tenersi il prossimo 10 luglio».

«Abbiamo chiesto il rispetto istituzionale»

I due direttori sanitari non si sono limitati a chiedere il potenziamento dei servizi, hanno anche chiesto «il rispetto istituzionale, in modo tale che non possono né devono presentarsi medici a titolo personale per chiedere iniziative per proprio tornaconto, chiedendo magari prestazioni aggiuntive laddove non c’è bisogno» e che rappresentano un grosso esborso di denaro pubblico. Ed infine: «E’ vero che la situazione economica della sanità è drammatica, ma è altrettanto vero che ci sono alcune realtà, alcuni reparti, che non devono avere sofferenze se si vuole ancora garantire il diritto alla salute. Invece questo succede ancora perché a volte le organizzazioni sono "sui generis"».