E’ approdato in parlamento grazie all’interrogazione parlamentare del deputato di Alternativa Libera Sebastiano Barbanti il caso della struttura ospedaliera di Trebissacce. All’indomani della durissima contestazione ricevuta nel comune dell’alto jonio cosentino dal commissario ad acta Massimo Scura, il ministro Beatrice Lorenzin ha dovuto relazionare ufficialmente sulla vicenda e, in particolar modo, sulla possibilità di riapertura del nosocomio cittadino così come vorrebbe una sentenza del Consiglio di Stato.


Il membro del governo ha spiegato che in questi giorni la sua squadra sta analizzando proprio il decreto che priva di alcuni servizi diversi ospedali, tra cui quello di Trebisacce. Un atto dovuto  «prima di procedere al ridimensionamento della struttura», ha spiegato il ministro. Peccato che, come ha fatto immediatamente notare Barbanti, «l'ospedale sia già stato ridimensionato, e di molto, senza che siano rispettati né i livelli minimi d'assistenza né il recupero della mobilità passiva».


Per i Cinque Stelle la risposta della Lorenzin è “inquietante”. «Il ministro si nasconde dietro a tecnicismi privi di fondamento – hanno dichiarato Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela - il governo non è più un interlocutore istituzionale per la sanità calabrese, nel momento in cui consente che il commissario alla sanità calabrese Scura e il suo vice Urbani calpestino liberamente decisioni chiarissime della magistratura».