Dopo l’interruzione legata all’emergenza coronavirus, la situazione si avvia verso la normalità: è quanto risultato dall’incontro tra l’amministrazione comunale e il commissario dell’Asp di Cosenza
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Il sindaco di Trebisacce Franco Mundo e l'assessore alla sanità Pino Campanella hanno incontrato all'Asp di Cosenza il Commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli, per discutere della riapertura della divisione di lungodegenza e servizi annessi dell'Ospedale Chidichimo di Trebisacce.
Il Commissario straordinario, si legge in una nota, «dopo aver ascoltato il primo cittadino e Campanella si è messo immediatamente in contatto con il dottor Adduci, referente sanitario del presidio ospedaliero Chidichimo di Trebisacce, al quale ha comunicato i provvedimenti da adottare urgentemente e i comportamenti da seguire per riattivare i ricoveri nella lunga degenza. Adduci ha manifestato da subito la propria disponibilità coinvolgendo anche l'ospedale spoke di Castrovillari. Nell'ambito del proficuo incontro sono state sollevate altre problematiche relative al Presidio ospedaliero di Trebisacce che saranno affrontate e discusse nelle prossime settimane».
«Ringrazio il commissario Zuccatelli - ha affermato il primo cittadino di Trebisacce - per la sensibilità istituzionale dimostrata e per essersi attivato con immediatezza per la risoluzione di una situazione che di fatto mortificava ulteriormente il nostro territorio. Torna dunque la lungodegenza a Trebisacce, dopo la breve interruzione legata alle dinamiche proprie dell'emergenza Covid-19. Appena risolti gli iter burocratici, speriamo che i ricoveri potranno ripartire. Ma non è questo l'unico argomento discusso con il Commissario, al quale abbiamo illustrato nel dettaglio la situazione del Chidichimo trovando un interlocutore preparato e attento. Nelle prossime settimane, con l'assessore alla sanità Pino Campanella, sottoporremo al commissario Zuccatelli altre problematiche, alla ricerca, che non trova mai sosta, di quelle soluzioni che possano fornire al nostro territorio le strutture che l'accesso ad un pieno godimento del diritto alla salute necessita. Non ci arrenderemo mai».