L'allarme era stato lanciato dal nostro giornale, consentendo alla politica locale di mobilitarsi. Ora i medici in servizio nel reparto diretto da Attilio Parise sono sei
Tutti gli articoli di Salute
PHOTO
Il pronto soccorso dell'ospedale di Praia a Mare continuerà a funzionare h24. Il pericolo è stato scongiurato grazie all'allarme lanciato dalle colonne di questo giornale, come spiega Antinino De Lorenzo, consigliere comunale di Praia a Mare. «La notizia mi ha consentito di attivare una serie di contatti e rapporti attraverso i quali siamo riusciti a dare corso a quanto la stessa Asp aveva deliberato e ancora non concretizzato». La vicenda era balzata agli onori di cronaca perché nel reparto diretto da Attilio Parise i medici erano rimasti in cinque, dopo il trasferimento volontario di un sesto camice bianco. Ma il sostituto, già individuato e contrattualizzato, finora non aveva potuto prendere servizio perché l'Asp, per una serie di ritardi, non aveva autorizzato la pratica. Una situazione che aveva reso impossibile la pianificazione dei turni del personale.
Scongiurata la chiusura notturna
Ora, finalmente, «il medico che mancava è stato destinato presso il Pronto Soccorso del nostro paese - dice l'esponente della minoranza consiliare - e le relative attività continueranno ad essere espletate senza alcuna limitazione». Poi De Lorenzo continua: «Sono consapevole che ancora tanto va fatto per portare il nostro ospedale alla pregressa operatività ma scongiurare una limitazione di un cosi rilevante servizio è un risultato importante per il quale ringrazio la struttura del consigliere regionale Fausto Orsomarso che, su mia sollecitazione, si è immediatamente attivata contribuendo, in modo concreto, alla risoluzione della problematica. Con questa operazione viene stabilizzato il numero di almeno sei unità sanitarie anche per i futuri pensionamenti scongiurando il riproporsi del problema tra qualche mese».
Resta grave la carenza di personale
«In ogni caso - continua De Lorenzo - devo sottolineare che il Pronto Soccorso di Praia a Mare va avanti grazie alla laboriosità e alla professionalità del personale ivi impiegato che ricordo essere, nonostante la presente operazione, sottodimensionato stante al fabbisogno di forza lavoro redatto recentemente proprio dall’ASP stessa: nel Pronto Soccorso di Praia a Mare dovrebbero lavorare ben undici medici. Negli anni è mancata un’azione definita a decisa sulla nostra struttura ospedaliera in quanto non è mai stata chiesta con forza l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato circa la riapertura con tutti i servizi presenti alla data di chiusura. Oggi - continua - la battaglia apre nuovi scenari e porterà nuovi commissari con i quali, secondo il mio modesto parere, si dovrà parlare solo dell’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato non di ridisegnare una struttura che, personalmente, ho visto dotare di reparti (nella fantasia di qualcuno) e posti letto (sempre fantasia di cui prima!) senza averne competenza e la benché minima idea di come deve essere strutturata un’offerta sanitaria che trova fondamento in precisi dettami normativi».
«Eliminare il marcio nella sanità calabrese»
Po De Lorenzo conclude: «Oggi, anche in considerazione di quello che sta avvenendo su base regionale, è tempo di far parlare e, soprattutto, far fare solo a chi ha comprovate competenze in modo da poter eliminare tutto il marcio che c’è nella sanità calabrese e iniziare un percorso virtuoso che, magari un giorno, potrebbe essere la calamita per attrarre i tanti medici calabresi che sono l’eccellenza di tanti reparti sparsi nell’Italia e nel mondo».