«Dietro la chiusura del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Locri c’è un progetto criminoso e un disegno politico chiaro». Non usa mezzi termini il sindaco Giovanni Calabrese nel corso della conferenza stampa convocata unitamente alla Uil nel giorno in cui entra in vigore il blocco dei ricoveri nel reparto disposto dai commissari dell’Asp reggina. Secondo il primo cittadino locrese «si tratta di un provvedimento che mortifica la popolazione di questo territorio e immotivato anche davanti ad una notevole carenza di medici». Il sindaco ha già chiesto ai commissari la sospensione del provvedimento annunciando una grande mobilitazione di massa per il mese di ottobre.

 

«Chiudere Ortopedia significa reato di abbandono di incapace e interruzione di pubblico servizio pericolosissima – ha tuonato il segretario provincial della Uil-Fpl Nuccio Azzarà – Si mette in gioco la vita e la sicurezza dell’intera collettività della Locride. Dove sono i politici che puntualmente vengono a chiedere i voti ai cittadini di Locri? Su quali basi si farà la campagna elettorale nella nostra provinciali?». Senza fare nomi Azzarà punta il dito contro i direttori sanitari e amministrativi che si sono alternati in questi anni ai vertici dell’Asp. «Lo scoglimento dell’azienda per infiltrazioni mafiose è arrivato dopo le nostre denunce – ha sottolineato – non ci siamo tirati indietro prima e non lo faremo neppure stavolta».