Nel documento redatto dai funzionari del dicastero tutte le criticità e le carenze del nosocomio locrese
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Chi si aspettava contenuti choc dalla relazione sulla visita ispettiva all’ospedale di Locri dello scorso inverno è rimasto deluso. Le 14 pagine del documento redatto dal Ministero della Salute e diffuse ieri hanno soltanto certificato le numerose criticità e carenze.
Dotazione organica di personale
I referenti ascoltati nel corso dei colloqui hanno posto in evidenza la difficoltà di gestione dei percorsi assistenziali dell’emergenza-urgenza e dell’area ortopedica e chirurgica; tali problematiche sono riferibili principalmente a carenze di personale medico. «Si è appreso inoltre – si legge nella relazione - che tali problematiche sono acuite dall’intervenire di numerosi pensionamenti, dalla presenza di numerose unità di personale con prescrizioni allo svolgimento delle specifiche attività di servizio e dalla fruizione di permessi a diverso titolo per assenza dal servizio, nonché dal blocco del turn over conseguente alla vicenda del piano di rientro dal disavanzo. Il complesso di tali fattori determina l’insorgenza di quotidiane problematiche nella copertura dei turni di servizio, con evidenti ricadute sulla tempestività e sulla qualità dell’assistenza ai pazienti».
In relazione alla carenza di personale, la Regione ha adottato nel tempo diversi decreti commissariali. A fronte di tali iniziative risulta che l’Asp abbia attivato procedure per l’acquisizione di personale, avviate nel mese di ottobre 2017.
Ma c’è di più. I medici inseriti in graduatorie concorsuali regionali (presso altre province) chiamati per prendere servizio nel presidio di Locri, avrebbero rinunciato ad incarichi anche a tempo indeterminato. Visto il permanere delle criticità di Ortopedia, Radiologia e del Pronto Soccorso, l’intera problematica è stata portata all’attenzione della Prefettura di Reggio, presso la quale è stato istituito un tavolo permanente.
Dotazione posti letto
Nonostante gli approfondimenti condotti, non è stato possibile determinare con certezza il numero di posti letto attivi nell’ospedale di Locri. «Le analisi condotte in sede ispettiva e la documentazione aziendale – annotano gli ispettori ministeriali - pongono in luce discrepanze rispetto a quanto riportato, sia per la situazione attuale, sia per la situazione programmatica. A fronte di una dotazione di 144 posti letto dichiarata dai referenti ospedalieri nel corso della visita, la documentazione trasmessa successivamente evidenzia una dotazione al I semestre 2017 di 156 posti letto».
Aspetti logistico-strutturali
«Alla luce di un sopralluogo presso le unità operative di Cardiologia, Utic, Maternità, Medicina interna, Neurologia, Ortopedia, Pneumologia, Pronto Soccorso e Radiologia, è stato osservato un notevole squilibrio tra gli assetti logistici ed arredativi dei reparti dell’area di medicina e della maternità, che appaiono in discrete condizioni di funzionalità e di comfort alberghiero, ed i restanti reparti». Con decreto del Ministero della Salute del 15 febbraio 2016 è stato ammesso al finanziamento l’intervento per la ristrutturazione e messa a norma del presidio ospedaliero locrese, per un importo a carico dello Stato di quasi 14 milioni di euro. In relazione a tale intervento la Regione ha formulato una richiesta di proroga nel mese di novembre 2017; la proroga è stata autorizzata fino al 31 dicembre 2018 per l’aggiudicazione dei lavori.
Funzionalità della tecnostruttura amministrativa
Nell’arco delle due giornate di attività, si è avuto modo di verificare in più circostanze che le competenze aziendali di natura amministrativa, con particolare ma non esclusivo riguardo agli aspetti relativi alla gestione del Personale, afferiscono direttamente alle articolazioni aziendali centrali che hanno sede presso l’Asp di Reggio. Per i funzionari del Ministero «La carenza di interazione tra i due livelli rappresenta un indubbio elemento di difficoltà nel governo delle competenze ospedaliere, che per loro stessa natura necessitano di interventi organizzativo-gestionali rapidi, mirati e temporalmente congrui con le problematiche emergenti». Da quanto osservato sembrano emergere «criticità sul piano della funzionalità dei servizi ospedalieri e dell’assistenza in emergenza-urgenza che attengono, in linea generale, all’esigenza di un rafforzamento della leadership dei diversi reparti, affinchè possa essere garantita la corretta risposta assistenziale da parte del presidio, in relazione al ruolo preminente ad esso assegnato nella rete ospedaliera».