Tre nuove ambulanze in arrivo e personale medico per rimpinguare quello al collasso dei reparti di Neonatologia e Pediatria. E’ quanto ha annunciato il commissario dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Fico interpellato da Salvatore De Biase, esponente della Uil Fpl e già presidente del consiglio di Lamezia Terme.

 

«Il Commissario Fico, che vanta un’esperienza trentennale nel settore della sanità, ha riconosciuto le oggettive difficoltà del 118 di svolgere efficacemente il suo servizio a causa della carenza di mezzi per il trasporto urgente di infermi e ha comunicato che a breve saranno disponibili tre nuove ambulanze per l’ospedale ‘Giovanni Paolo II’ di Lamezia Terme. Si tratta - ha aggiunto - di una decisione opportuna dal momento che la città ed il suo comprensorio, lo ribadisco ancora una volta, abbracciano un’utenza di 150 mila unità e dovrebbero svolgere un ruolo di primo piano e non secondario nel sistema sanitario regionale per l’invidiabile posizione di cui godono».

 


«Ricordo – osserva l’esponente della Uil Fpl - che le ultime quattro ambulanze sono state acquistate dall’Asp di Catanzaro nel lontano 2013 quando era direttore generale Gerardo Mancuso. Da quel momento le varie procedure per l’acquisto di nuovi mezzi di trasporto si sono bloccate a causa di intoppi burocratici di vario tipo, lasciando, così, in dotazione dell’ospedale di Lamezia Terme venti ambulanze obsolete che hanno percorso dai 500.000 ai 600.000 chilometri».

 


«E’ opportuno sottolineare, inoltre, che l’Asp di Crotone e quella di Vibo Valentia, a seguito dell’operazione denominata ‘Quinta bolgia’, culminata con il commissariamento dell’Asp di Catanzaro, avevano concesso rispettivamente all’ospedale di Lamezia Terme – prosegue De Biase - la possibilità di usufruire di due ambulanze in caso di emergenze». In riferimento, invece, alla carenza di personale medico nei reparti di Neonatologia e Pediatria «ho avuto precise indicazioni da parte del Commissario Fico, che ha avuto modo di rapportarsi con il Commissario per il piano di rientro Saverio Cotticelli, sull’esigenza di fronteggiare l’emergenza con nuove assunzioni che saranno effettuate a breve scadenza. Il blocco del turn-over - sottolinea ancora il sindacalista - non può certamente colpire il dipartimento materno infantile che ha segnato la storia dell’ospedale Giovanni Paolo II e dell’intera Calabria. D’altronde una sanità efficiente necessita di personale adeguato alle esigenze dell’utenza».

 


«Non mi stancherò mai di ribadirlo: la sanità calabrese – conclude De Biase - non può prescindere dall’ospedale di Lamezia Terme, situato nell’area centrale della Calabria. Si tratta di un assunto dal quale non si può prescindere se si ha veramente a cuore l’interesse dell’intera regione».