«Si comunica che a far data dal 4 novembre 2019 ritornerà ad essere assicurata, presso lo stabilimento ospedaliero di Cetraro, l'attività h24 del reparto di Ginecologia, assicurando altresì le prestazioni di consulenza di Pronto Soccorso Ostetrico». Lo scrive il direttore sanitario dello spoke Cetraro-Paola, Vincenzo Cesareo, in una nota inviata agli uffici interessati, tra i quali la direzione del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e la direzione dell'Asp di Cosenza. Nella medesima nota, si precisa che, contrariamente, i ricoveri ordinari e urgenti di natura ostetrica non potranno essere ancora effettuati. All'ospedale di Cetraro non si può ancora partorire. Viene confermato, di fatto, il prolungamento della momentanea sospensione del punto nascita disposta a seguito di una ispezione ministeriale del luglio scorso. L'invio degli ispettori si era reso necessario per fare luce sulla la tragica vicenda di Santina Adamo, la donna morta per una emorragia massiva due ore dopo il parto avvenuto nel presidio cetrarese.

La chiusura a settembre scorso

Dopo la drammatica chiusura del punto nascita, aveva destato molta preoccupazione la decisione di chiudere anche il reparto di Ginecologia dell'ospedale di Cetraro nelle ore notturne. Il direttore sanitario era stato costretto, lo scorso 16 settembre, a interrompere il servizio dalle 20 alle 8 per la gravissima carenza di personale. Il numero esiguo di operatori sanitari non consentiva il prosieguo delle attività e la copertura adeguata dei turni, soprattutto dopo la decisione dell'Asp bruzia di inviare due medici in servizio al reparto cetrareseall'Uoc di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Corigliano Rossano.

Cresce la rabbia per la prolungata chiusura del punto nascita

«Malgrado le continue rassicurazioni di una imminente soluzione, è diventata una presa in giro insopportabile», ha scritto poche ore fa il sindaco di Cetraro, Angelo Aita, riferendosi alla situazione di stallo che invece riguarda il reparto di Ostetricia, la cui sospensione doveva durare solo alcune settimane e che invece va avanti dal 5 agosto scorso. Ma anche su questo fronte non c'è spazio alla rassegnazione. «Io e la mia città - dice ancora il primo cittadino - non molleremo di un centimetro, non permetteremo a nessuno di essere considerate cavie di giochi e poteri forti».