E’ un maschietto, è sano e fra quattro mesi e mezzo verrà al mondo. Ad attenderlo: mamma, papà e due sorelline. Una gioia che solo dopo 18 settimane di gravidanza, una giovane donna calabrese, può vivere appieno. Un tumore ovarico, scoperto già dalle prime settimane, avrebbe potuto compromettere tutto.  È stato il dr Francesco Sbano, dirigente medico dell’Unità Operativa di Ginecologia Universitaria dell’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, ad accorgersi subito di una cisti sospetta nell’ovaio.

 

L’intervento, in laparoscopia, viene effettuato alla 14esima settima. L’esame istologico non lascia dubbi: tumore ovarico iniziale maligno.  «La signora è venuta da me per una prima ecografia alla 7ma settimana – ha raccontato il dr Sbano – e la cisti era già evidente. L’abbiamo tenuta in osservazione per vederne l’andamento e solo alla 14ma settimana siamo intervenuti chirurgicamente. L’intervento è stato molto delicato – ha aggiunto - perché si trattava di un utero gravido che ha una consistenza diversa da un utero normale. Aver fatto una diagnosi precoce sicuramente ha evitato diverse complicanze, come una rottura, una torsione o altro ancora».  L’attenzione è ora tutta concentrata sulla gravidanza. La signora, per il momento, non vuole pensare ad altro. Ci tiene però a ringraziare tutta l’equipe ed il dottor Sbano al quale si è affidata: «Anche se si parla spesso di malasanità in Calabria – ha raccontato la signora - ho trovato medici competenti che hanno subito capito il problema. Anche se all’inizio è stata dura decidere per me e per il mio bambino, l’intervento è andato benissimo e lo ringrazio per avermi salvato la vita. Ora sono tranquilla e spero che vada tutto bene sino al parto».