VIDEO | L'unità operativa dell'ex ospedale Pugliese è sempre più all'avanguardia grazie a nuove tecnologie e all'intelligenza artificiale che permettono di aiutare nella diagnosi e migliorare la qualità degli esami
Tutti gli articoli di Salute
Buone notizie dall'unità operativa di gastroenterologia dell'Azienda ospedaliero universitaria Dulbecco di Catanzaro che si è dotata di un nuovo dispositivo endoscopico ad intelligenza artificiale che aiuta nella rilevazione di polipi o lesioni tumorali del colon segnalano allo specialista dove è necessaria una valutazione visiva più approfondita.
Nuovi macchinari
«Questa è la prima apparecchiatura disponibile in Calabria e spero che se ne compreranno delle altre perché dovrà diventare l'approccio standard in questo tipo di patologie: aiuta notevolmente nella diagnostica e migliora notevolmente la qualità dell'esame. L'uso dell'intelligenza artificiale ci ha permesso di fare un salto di qualità notevole – spiega il direttore Stefano Rodinò -: è aumentata la qualità della diagnostica dell'endoscopia perché riusciamo a ritrovare, nell'ambito dell'esame endoscopico, oltre il 98% delle lesioni, cioè se non siamo abili noi col nostro occhio, l'occhio dell'intelligenza artificiale ci segnala la lesione e questo porta a un riscontro di tutte le lesioni pre-neoplastiche che vengono resecate durante l'esame endoscopico quindi con una riduzione delle neoplasie maligne. Sappiamo che la formazione dei tumori del colon avviene dai precursori benigni, prevalentemente i polipi, che nell'arco di 5 o 10 anni evolvono e tendono a formare i tumori del colon».
Ma non è l'unica novità nel reparto diretto da Rodinò che ha appena inaugurato una nuova sala di lavaggio e alta disinfezione degli endoscopi: «La sterilizzazione degli endoscopi è un argomento fondamentale sia sotto l'aspetto etico che sotto l'aspetto medico-legale, è qualcosa di obbligatorio per rendere un esame difficilmente accettabile da parte del paziente, l'endoscopia, perchè sappiamo che psicologicamente ancora non è ben accetto. Per cui la consapevolezza di avere la certezza assoluta che l'utilizzo degli endoscopi sia scevro da qualsiasi possibilità di contaminazione inter-paziente, renderà sicuramente più numeroso l'approccio dei pazienti a questa metodica che è fondamentale per la prevenzione dei tumori del colon, al pari della mammografia o del pap test, non a caso nei lea queste tipologie di esami per la prevenzione hanno una priorità importante».
Dunque passi in avanti che si traducono sicuramente in un maggiore carico di lavoro e maggiori responsabilità ma anche una migliore qualità nell'attività quotidiana «essere richiamati dallo strumento ad approfondire zone che magari avremmo trascurato, è uno stimolo sempre maggiore anche per noi, per migliorarci».