In calo le coperture vaccinali per prevenire polmoniti, meningiti, morbillo e varicella. I medici lanciano l'allarme: «Fondamentale non lasciare indietro l'immunizzazione di routine»
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Ambulatori di Igiene Pubblica impegnati con il Covid-19 e famiglie disorientate o preoccupate del contagio. Una combinazione micidiale che ha portato a una diminuzione delle coperture vaccinali per malattie prevenibili come polmoniti, meningiti, morbillo e varicella.
Nella settimana che l’Organizzazione mondiale della Sanità dedica alle vaccinazioni, la Federazione italiana medici pediatri lancia l’allarme sugli effetti indiretti della pandemia e fa appello alle Istituzioni: «Fateci vaccinare i bambini – dichiara il presidente Paolo Biasci -. Abbiamo siglato in tal senso un Protocollo d’Intesa con il ministero della Salute, che ci permette di occuparci interamente del Piano nazionale di prevenzione vaccinale oltre che della vaccinazione Covid quando sarà disponibile un vaccino per l’età pediatrica, ma occorre un deciso input alle Regioni, affinché mettano in moto accordi attuativi a livello locale».
Non solo vaccini Covid
Per Biasci è necessario fare in modo «che questa Settimana di sensibilizzazione non sia di rituali denunce e buone intenzioni, ma occasione di interventi fattivi attesi dai noi pediatri di famiglia, ma soprattutto dalle famiglie che assistiamo». È indubbio «che la vaccinazione anti Covid-19 sia una priorità – continua Biasci – ma è fondamentale non lasciare indietro l’immunizzazione di routine che, se ulteriormente trascurata, potrebbe avere gravi e durature ripercussioni sulla salute dei nostri bambini».
La stessa Oms aveva indicato la strada maestra per evitare questo scenario, raccomandando di far coincidere le somministrazioni vaccinali con i Bilanci di Salute. Un’indicazione importante che nel quadro assistenziale italiano si traduce nell’affidare questa attività alla Pediatria del territorio, presente in modo capillare e professionalmente preparata a svolgere tale incarico.
L’impegno dei pediatri sul territorio
«In quelle Regioni e Province dove ci siamo già fatti carico della vaccinazione - riprende Biasci - ci sono esperienze radicate e diffuse di buone pratiche e ottima Sanità. Cerchiamo di recuperare il gap denunciato anche dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro continuando a coniugare il nostro impegno con l’evidente necessità di lasciare all’Igiene Pubblica risorse adeguate da dedicare al contenimento della pandemia».
Come pediatri di famiglia, «siamo pronti a vaccinare contro il Covid-19 genitori e caregiver dei bambini fragili – conclude Giorgio Conforti dell’Area Vaccini Fimp – sollevando dal compito i Servizi di Prevenzione su tutto il territorio nazionale. Nei nostri oltre 7000 studi continuiamo a contribuire alla tenuta del Sistema Sanitario e quando sarà disponibile, organizzeremo le somministrazioni per gli under 16, accedendo e aggiornando l’anagrafe vaccinale in tempo reale e così rafforzando l’efficacia delle campagne di profilassi».