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"L'allarme lanciato dall'associazione Yairaiha Onlus è certamente eccessivo. Nella Casa Circondariale "Ugo Caridi" di Catanzaro non è, infatti, in atto alcuna epidemia. La morte del paziente, per "arresto cardiocircolatorio e shock settico da Clostridium difficile", avvenuta dopo il ricovero nell'ospedale "Pugliese", non ha provocato nessuna preoccupazione all'interno della Casa Circondariale, non essendosi verificata tra gli attuali ospiti alcuna condizione clinica che faccia pensare a una diffusione dell'infezione. Il caso rimane pertanto isolato".
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È quanto fa sapere in una nota il Direttore generale dell'ASP di Catanzaro, Giuseppe Perri. "Pur tuttavia - aggiunge - l'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro nel momento in cui è venuta a conoscenza del decesso, ha subito attivato tutte le misure preventive che i casi del genere richiedono, attraverso il nostro Dipartimento di Prevenzione. L'area sanitaria della Casa Circondariale, comunque, continuerà a vigilare con particolare attenzione, così come ha sempre fatto, per garantire la tutela della salute dei detenuti".