«Non mi fido della sanità calabrese perchè non mi danno certezze per poter sapere se una ragazza di 15 anni sta bene o non sta bene». Partirà per Milano Franco Masi, catanzarese di 61 anni e nonno di una giovane di 15 anni, a cui è stata diagnosticata la presenza di numerosi noduli al seno. «La mattina del 21 (ottobre ndr) mi sono recato al policlinico universitario di Germaneto per prenotare una visita medica a mia nipote, alla quale lo specialista aveva prescritto con urgenza un'ecografia mammaria perchè aveva riscontrato la presenza di numerosi noduli al seno destro. Quindi sono andato al policlinico per prenotare l'ecografia, ho aspettato il turno e mi sono sentito dire dalla signora che l'unica disponibile era il 28 aprile del 2021. Alla mie repliche e rimostranze l'addetta allo sportello ha risposto che questi sono i tempi».

 

Storia ordinaria in una regione in eterno piano di rientro e con liste d'attesa tanto lunghe da scoraggiare chiunque. «Mi sono sentito indignato e deluso da questo ambiente che ci circonda e di sapere che tanta gente deve rivolgersi altrove». Franco e la nipote partiranno la prossima settimana alla volta di Milano. Non una novità dal momento che la Calabria è la principale esportatrice di pazienti verso altre regioni per patologie oncologiche. «Non sono il primo e penso che non sarò nemmeno l'ultimo».