"Le persone mutilate o invalide per ragioni di servizio o di guerra per le quali il clima rappresenta un fattore terapeutico atto a prevenire riacutizzazioni o complicanze dell’invalidità, hanno diritto ad un contributo per l'effettuazione di Cure climatiche o soggiorni terapeutici". A sancirlo è una legge regionale del 2003 che pare venga applicata in tutte le province calabresi, fatta eccezione che in quella di Vibo Valentia. È quanto è emerso nel corso della 68^ assemblea annuale dei soci dell’Unione Nazionale Mutilati e Invalidi per Servizio (UNMIS) che si è tenuta a Catanzaro.

 

«Non si comprendono quali siano i motivi – ha spiegato Salvatore Marano, socio Unmis – di questo diniego. Il nostro appello è rivolto all’Asp di Vibo affinché venga presa maggiormente in considerazione questa situazione che riguarda persone che sono rimaste invalide per cause di servizio e ai quali andrebbe garantito il diritto di curare queste patologie, tutelato da una legge regionale che purtroppo l’Asp di Vibo continua ad ignorare». 

  

Sull’istanza presentata già da tempo da parte dei tanti soci presenti nel Vibonese, il presidente provinciale dell’Unmis Antonio Sabatino, ha spiegato di aver «presentato già alcuni esposti all’Asl regionale per capire come poter risolvere la situazione».