Giunto alla sesta edizione, si svolgerà i prossimi 20 e 21 ottobre al Parco degli Enotri di Mendicino, il Convegno Nazionale di Neonatologia Città di Alarico. Un appuntamento ormai consolidato e atteso dalla comunità scientifica che anche quest’anno, vedrà la partecipazione dei neonatologi e medici dell’Area Materno Infantile provenienti dai più qualificati Centri italiani, come dall’ospedale Gemelli e dall’ospedale Bambino Gesù.

Accesso in terapia intensiva neonatale h24

Tra gli argomenti, al centro del confronto, i percorsi di umanizzazione delle cure «perché siamo convinti – ha dichiarato Gianfranco Scarpelli, responsabile scientifico del simposio e direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’ospedale Annunziata - che migliorare la qualità delle cure vuol dire porre al centro dell’attività di diagnosi e cura, il neonato e i genitori, intesi come unità relazionale e interazione fisico-affettiva. Consapevoli dell’importanza che riveste la relazione tra neonato e genitori, nel successo dei percorsi di cura, abbiamo consentito l’accesso alla Tin – Terapia intensiva neonatale - h24 proprio per favorire la serenità delle famiglie ed incentivare la relazione tra genitori e neonati che proprio da questo traggono enormi vantaggi per il loro sviluppo».

Ospiti nazionali

Al Convegno sarà presente la presidente del Coordinamento nazionale delle Associazioni per la neonatologia Vivere onlus, Martina Bruscagnin che illustrerà il ruolo dei genitori in Tin. Sessioni specifiche di lavoro e confronto saranno dedicate alla gestione delle gravidanze a rischio, alla profilassi delle infezioni neonatali, al ruolo del personale infermieristico nell’assistenza dei neonati, al sostegno psicologico nella depressione post partum. “Gli standard organizzativi nell’assistenza perinatale” è il tema della lettura magistrale tenuta dal professor Luigi Orfeo, presidente nazionale della Società Italiana di Neonatologia. «La neonatologia a Cosenza – ha ricordato Scarpelli - è centro di riferimento regionale per le patologie neonatali complesse, sia mediche che chirurgiche. Con le nuove attrezzature acquistate negli ultimi mesi, siamo in grado di assicurare un notevole miglioramento della qualità delle prestazioni di alta specializzazione».