I 10 medici cubani destinati all’ospedale di Gioia Tauro, prima di prendere servizio, sono stati accolti dai sindaci del Comitato dell’associazione intercomunale Città degli Ulivi. La cerimonia di benvenuto, sabato nella sala consiliare della città del porto, è stata suggellata dalla consegna di una targa ricordo.

Il contingente gioiese, che si aggiunge a quello composto da altri 16 colleghi che lavoreranno nell’ospedale di Polistena, verrà dislocato esclusivamente per i turni al pronto soccorso. La cerimonia, introdotta dal presidente dell’assemblea dei sindaci – il primo cittadino di Scido e consigliere metropolitano, Giuseppe Zampogna – è stata anche l’occasione per ribadire l’importanza dell’accordo raggiunto. Sia Zampogna che il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio – nelle vesti di presidente della Conferenza interna all’Asp – hanno riconosciuto i meriti della Regione impegnata a coprire i vuoti d’organico, «pur mantenendo l’obiettivo di reclutare altri medici tramite i concorsi».

Sono intervenuti sia il sindaco di Laureana di Borrello, Alberto Morano, sia il collega di Rizziconi, Alessandro Giovinazzo. Tutta la cerimonia è stata all’insegna della cordialità, con il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, che ha voluto rivolgere anche un ringraziamento al governo cubano. I professionisti dello stato caraibico, che alloggeranno in un residence, hanno interloquito con l’ausilio di un interprete.

Nella cerimonia è stata sottoposta al sindaco gioiese la questione relativa al trasporto dei medici, dalla residenza all’ospedale e viceversa, e Alessio si è impegnato a verificare la possibilità di «mettere a disposizione uno degli scuolabus comunali», mentre Conia – anche nelle vesti di consigliere metropolitano – ha garantito la «possibilità di coinvolgere l’ente per la soluzione di una problematica che si riscontra anche a Melito Porto Salvo». 

Zampogna, approfittando della presenza in sala del dirigente regionale del Dipartimento salute, Francesco Lucia, ha ricordato la carenza di appatrecchiature che da anni affligge l’ospedale. «Mi faccio carico della vostra richiesta – ha detto Lucia – e avviserò l’Asp in modo che si verifichi la possibilità di dotare la struttura delle attrezzature elettromedicali che sono necessarie».