L’azienda punta il dito contro il commissario Scura, reo di «aver cambiato idea sulla distribuzione di risorse già individuate»
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«La riunione avuta ieri col Commissario Massimo Scura è stata infruttuosa, è stata una ulteriore presa in giro: pur avendo individuato dei risparmi, il commissario ha cambiato idea sulla distribuzione di queste risorse». È quanto espresso in una nota emessa dal Gruppo Marrelli in merito all’imminente licenziamento di 300 dipendenti dell’azienda.
Secondo il gruppo, «dalle verifiche effettuate dall’Ufficio del Commissario, infatti, ci sarebbero a disposizione delle risorse per compensare le prestazioni già erogate e che l’Asp di Crotone ha utilizzato per abbattere le liste di attesa, ma contrariamente a quanto aveva dichiarato ai precedenti tavoli oggi Scura cambia idea. In più lo stesso Scura – prosegue la nota - avrebbe continuato a scaricare responsabilità all’Asp di Crotone e in particolare al direttore generale dell’ASP Sergio Arena. Da qui la decisione di raggiungere la sede ASP da parte di una folta delegazione per chiedere lumi in proposito».
«Secondo il Commissario – scrive ancora l’azienda - l’Asp di Crotone non ha mai detto di avere bisogno di Tac e Risonanze del Marrelli Hospital, né di Apa e Pac, che sono prestazioni ambulatoriali complesse che effettua principalmente il Marrelli Hospital sul territorio dell’ASP crotonese».
E ancora: «L’azienda sanitaria di Crotone, secondo Scura, non ha mai sollecitato le prestazioni come necessarie. I budget ormai sono fatti e non si possono modificare. Anche i Sindacati sono stati avvisati ed investiti della problematica. Da lunedì, purtroppo, le aziende del Gruppo si fermeranno» conclude il comunicato.