VIDEO | Confronto nella sede del dicastero dello Sviluppo Economico tra il management della clinica crotonese, i sindacati, la Regione e il commissario al rientro sanitario Massimo Scura. Se dall'incontro non venissero notizie positive la struttura sarebbe destinata alla chiusura
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Si gioca a Roma il futuro del Marrelli Hospital, la clinica privata crotonese del medico-imprenditore Massimo Marrelli. È iniziato nella tarda mattinata il tavolo convocato al Ministero dello Sviluppo Economico per cercare una soluzione che possa garantire l'erogazione ottimale di prestazioni a partire dal 2019: per l'anno in corso, il budget dal servizio sanitario regionale è già terminato mesi fa. Nonostante ciò ha continuato a servire i pazienti, ma il commissario al rientro sanitario Massimo Scura non ha inteso retribuire le prestazioni tramite l'Asp pitagorica.
Dopo tanti tira e molla, confronti accesi, occupazioni degli uffici a Catanzaro, due giorni di protesta a piazza Montecitorio, questa mattina è iniziato l'incontro, probabilmente, decisivo. Presenti, oltre al management della clinica, anche le sigle sindacali, Confindustria, la Regione Calabria, lo stesso commissario Scura, i parlamentari Ernesto Magorno ed Elisabetta Barbuto, nonché i lavoratori della struttura sanitaria che hanno inscenato una manifestazione sotto Palazzo Piacentini, sede del Mise.
«Auspichiamo che con oggi si possa scrivere la parola fine su questa annosa vicenda – ha dichiarato Massimo Marrelli prima di iniziare l'incontro romano – ci aspettiamo che venga riconosciuto alla sanità calabrese quello che si chiede; ci aspettiamo, anche alla luce del Consiglio dei Ministri che si è tenuto ieri sera, che Scura vada via. Non è l'uomo che può risolvere i problemi della sanità calabrese, ma è colui che in questi tre-quattro anni li ha creati. Ci aspettiamo che tutto si possa risolvere in bene».
La situazione è abbastanza critica e la protesta avviata da qualche settimana – ovvero quella di erogare prestazioni gratuite fino al 31 dicembre – ha segnato un solco importante. Inoltre, i dipendenti delle aziende del gruppo imprenditoriale hanno scelto di donare parte dello stipendio, sempre fino a fine dicembre, ai colleghi del Marrelli Hospital. Se dal tavolo al Mise non dovessero uscire le risposte che la clinica chiede, il futuro sarà quasi certamente nero, e non si esclude la chiusura della struttura con tanto di licenziamento di oltre trecento unità lavorative.