La crisi adesso è ufficiale e per salvare l’ospedale di Locri l’Asp di Reggio ha attivato una vera e propria task force. Alla luce delle ultime criticità emerse al nosocomio locrese, il direttore generale Pasquale Mesiti è corso ai ripari, convocando d’urgenza un vertice per affrontare le emergenze con la partecipazione attiva delle istituzioni.

Un’intesa salutata con sollievo dai primi cittadini della Locride, che però guardano al futuro con preoccupazione. «La crisi dell’ospedale di Locri è già in atto da tempo», ha affermato il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, sulla stessa linea del presidente del comitato dei primi cittadini Rosario Rocca, secondo cui «si è certificato un fallimento di tutti gli organi dello Stato che dovevano tutelare il diritto alla salute dei cittadino».
Tra le ipotesi al vaglio il trasferimento dei reparti di emergenza al primo piano e lo sblocco del turnover per consentire a medici e infermieri di rifiatare dopo i massacranti turni in corsia.

 

«Ci stiamo attivando all’interno dell’ospedale per cercare di trovare soluzioni che riducano al minimo i disagi all’utenza», ha spiegato il direttore del presidio ospedaliero locrese Domenico Fortugno, mentre il neo direttore generale Mesiti, nominato dal generale Cotticelli per il dopo-Scura, prova a gettare acqua sul fuoco delle recenti polemiche. «Pazienti trasferiti in braccio? Non è vero – ha chiarito – si tratta di personale qualificato ad intervenire in caso di emergenza. Potrebbero verificarsi nuovi guasti, in caso saremo pronti ad intervenire».