Dopo l’ennesimo presunto caso di malasanità all’ospedale di Locri, il primo cittadino Giovanni Calabrese ha presentato un esposto al Procuratore di Locri Luigi D'Alessio, affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto in questi giorni nel reparto di Ortopedia, finito nell'occhio del ciclone dopo la morte di un'anziana signora in attesa di essere operata.

 

Nei giorni scorsi Calabrese aveva anticipato l’intenzione di rivolgersi alla magistratura segnalando la vicenda sui social: in particolare, il 13 agosto il sindaco di Locri aveva espresso la sua preoccupazione per la chiusura a tempo del reparto di ortopedia dell’ospedale evidenziando che «un'anziana signora, con frattura al femore, dopo aver trascorso la notte al pronto soccorso, è ricoverata da questa mattina presso il morente reparto di Ortopedia dell'ospedale ‘civile’ di Locri. A causa di assenza di medici, ortopedici e anestesisti, non potrà essere operata prima di martedì 20 agosto». Il giorno dopo, il 14 agosto, Calabrese ha comunicato sulla sua pagina facebook la scomparsa della donna. Oggi, infine, il sindaco di Locri annuncia di aver formalizzato alla Procura l’esposto.

 

«Nulla accade per caso - scrive il sindaco locrese - La morte della signora è un evidente caso di omicidio colposo maturato in un contesto di associazione a delinquere mascherato da incapacità organizzativa e di scarica barile. L’ennesimo, purtroppo. Quanto accaduto era facilmente prevedibile. Il personale sanitario è volutamente abbandonato con l'intento di creare disagio e raggiungere altri obiettivi. A chi ha creato queste condizioni poco importa se in tutto ciò le conseguenze ricadono sugli incolpevoli cittadini che a volte ci rimettono la vita. Il ridimensionamento dell'ospedale di Locri è un progetto che viene da lontano.  Un disegno politico criminoso senza scrupoli che oggi si cerca di condurre i Commissari ad attuarlo». 


Per Calabrese «quello che è accaduto non poteva non accadere sembrerebbe che "qualcuno"  avrebbe predisposto il provvedimento di chiusura del reparto di Ortopedia di Locri con contestuale trasferimenti del personale rimasto all'ospedale di Polistena dove guarda caso ci sono altri ortopedici in precedenza assegnati a Locri e poi "misteriosamente" assegnati a Polistena. Sembra tanto la “legge del forte”- Prima il centro destra poi il centro sinistra – chiosa il sindaco- hanno cercato di affossare l'ospedale di Locri riducendone l'ossigeno: le risorse umane, medici e infermieri. Ora i Commissari, forti del loro mandato, ma guidati dalla stesa '"mente" pretenderebbero di dare il colpo di grazia all'ospedale smantellando alcuni reparti. È evidente che esiste un ben preciso progetto punitivo nei confronti della Locride».

 

Calabrese e l’Amministrazione comunale, come più volte manifestato, non ci stanno: «A questo triste e demenziale progetto ci opporremo con tutte le nostre forze perché siamo convinti che la Locride debba avere il proprio ospedale funzionante e così anche la piana con Polistena. L'idea di un unico ospedale Polistena-Locri con i reparti divisi tra i due territori sarebbe l'ennesima mortificazione per tutti. Noi ci opporremo».

 

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