L’analisi dell’esperto alla luce della situazione in Cina: «Le varianti non hanno una logica ma seguono un’evoluzione casuale»
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«I richiami dei vaccini rafforzano la capacità del sistema immunitario di contrastare le mutazioni del virus SarsCoV2, in quella che appare ormai come «una partita a scacchi fra l'intelligenza umana e il virus SarsCoV2». Lo ha affermato all’ansa Guido Forni, già ordinario di Immunologia all'Università di Torino e membro della Commissione Covid-19 dell'Accademia dei Lincei. «Non sappiamo quali saranno le prossime mosse del virus, che non ha né una strategia né una logica, ma segue un'evoluzione casuale», - ha aggiunto.
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«Ci troviamo in un grande momento di sospensione» perché è «giusto guardare con attenzione a quanto sta accadendo in Cina sì, ma possiamo essere più tranquilli rispetto al 2020». Adesso, ha osservato, «abbiamo più esperienza ed è più esperto anche il nostro sistema immunitario, grazie alle difese acquisite con le vaccinazioni e con le infezioni». Di conseguenza, «se la situazione dovesse restare quella attuale, tutto ciò che stiamo facendo in termini di controlli negli aeroporti e vaccinazioni ha una sua importanza».
Più si è immunizzati, infatti, «più aumenta l'ambito della risposta immunitaria», che con i richiami «diventa sempre più ampia». Bisogna infatti considerare che «la quota del vaccino in grado di combattere le queste nuove varianti è piccola, pari al 20% e per questo è importante avere una risposta immunitaria alta: più l'immunizzazione è elevata, più la quota del 20% avrà un'estensione ampia».