La Società italiana per lo Studio dello Stroke si è riunita a Gizzeria Lido dove sono arrivati tanti neurologi e direttori dei diversi centri ospedalieri d’Italia
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Decine di relazioni, dibattiti nelle due sale e persino interventi in video conferenza da Paesi europei ed intercontinentali: la seconda giornata del Congresso nazionale Siss sull’Ictus e le Stroke Unit svolto in Calabria ha tenuto ritmi ed attenzione molto alti.
La Società italiana per lo Studio dello Stroke si è riunita a Gizzeria Lido (Catanzaro) dove sono arrivati quasi tutti i neurologi direttori dei diversi centri ospedalieri d’Italia. L’organizzazione calabrese è stata curata dal direttore dello Stroke Unit del Pugliese-Ciaccio di Catanzaro Domenico Bosco e dal suo collega Rosario Iannacchero, che sarà il presidente Siss nel biennio 2023-2024.
Vincenzo Andreone, direttore delloStroke Unit al Cardarelli Napoli, ha detto che «occorre considerare l’ictus una malattia trattabile, grazie all’intervento precoce. Il Sud Italia sta nettamente migliorando i propri standard di approccio».
Luigi Sicurella, direttore S.U. al Garibaldi di Catania ha ricordato che «gli americani con il loro ‘Cincinnati stroke scale’ ci indicano quali sono i sintomi cui prestare subito attenzione: la parola, la motricità laterale del corpo e la mobilità della faccia. Sono anomalie ogni familiare - anche un bambino – sa cogliere subito in modo da poter condurre il paziente da soccorrere in ospedale».
Per Fabio Bandini, direttore delloStrokeal S. Paolo di Savona «ci sono ancora discrepanze tra offerta sanitaria di nord e sud ma si stanno attenuando, anche tra i gradienti est-ovest del Paese. Aspettiamo comunque miglioramenti nelle cure dell’emorragiacerebrale ove siamo in ritardo».
Rosario Iannacchero, neo presidente Siss, ha battuto molto sulla capacità interdisciplinare di affrontare l’ictus «non solo dal punto di vista farmacologico ed endovascolare, ma riguarda anche quello socio-assistenziale, i supporti informatici e la fase nutrizionale. La Calabria vanta la costituzione di una delle prime StrokeUnit grazie al dott. Domenico Consoli di Vibo Valentia ed ora può contare anche a Catanzaro sull’importante equipe regionale della S.U. guidata dal dott.Domenico Bosco».
Alcune sessione di lavoro hanno inoltre concesso ai congressisti di ascoltare e relazionarsi con colleghi che operano in sedi lontane come George Ntaios, presidente dell’HSO (HellenicStroke Organization), collegato da Larissa, in Grecia; e soprattutto il medico italiano Italo Linfante, direttore della Neuroradiologia interventistica all’Istituto di neuroscienze di Miami (USA). Molto apprezzato anche l’intervento nel simposio satellite serale di Riccardo Cotarella, presidente mondiale degli enologi, che ha messo in guardia da quanti tentano di demonizzareil consumo del vino e del prof. Gianluigi Lenzi, emerito di neurologia e noto estimatore vinicolo.