C’è un conflitto in atto tra il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria di Cosenza Giuseppe Zuccatelli ed alcuni direttori sanitari e di dipartimento del territorio provinciale, relativamente alla necessità di sospendere le normali attività dei reparti e ambulatoriali in alcune strutture per prevenire la diffusione del coronavirus.

La comunicazione ufficiale

In particolare il manager, con una nota indirizzata a tutti i direttori di dipartimento, degli spoke, dei distretti e delle unità operative, ha comunicato la nullità delle iniziative autonome assunte per la sospensione o il blocco delle normali attività di reparti e servizi ambulatoriali. «Non ci sono comunicazioni ufficiali – scrive Zuccatelli – che impediscano il normale svolgimento delle attività non essendoci tra l’altro, le condizioni per metterle in atto. Pertanto – aggiunge il commissario – ove fossero state messe in atto autonome azioni dei singoli direttori o responsabili che impediscano il normale svolgimento delle attività di reparto, servizi o ambulatori, le stesse andranno revocate con immediatezza». In mattinata il direttore sanitario Vincenzo Cesareo aveva comunicato la sospensione delle attività ambulatoriali a Cetraro, Paola e San Giovanni in Fiore, con esclusione delle cure oncologiche, chemioterapiche e della dialisi.

L’appello di Corcioni

Il presidente provinciale di Cosenza dell’ordine dei medici, Eugenio Corcioni intanto, denunciando la mancanza di direttive chiare da parte delle Autorità Sanitarie, ricorda con un appello ai cittadini «che bisogna astenersi dal recarsi, salvo casi effettivamente urgenti e gravi, presso le strutture sanitarie, ed in particolare presso ambulatori medici, tanto dell’Azienda Ospedaliera che dell’Asp».

Lo spostamento di Ematologia

L’Azienda ospedaliera di Cosenza, intanto, sarebbe in procinto di approntare lo spostamento della unità di ematologia, collocata attualmente nel medesimo padiglione della unità di malattie infettive, lungo l’ultimo tratto di Viale della Repubblica. Questo per ottemperare alla ordinanza vergata dal sindaco Mario Occhiuto il quale, a sua volta, ha deciso di mettersi in quarantena volontaria.

La scelta dell’autoisolamento di Occhiuto

«Considerato che anch’io per ragioni istituzionali e di lavoro – scrive in un messaggio sui social - nel mese scorso e nelle settimane precedenti all’emanazione dei Decreti governativi nazionali e dell’attuale ordinanza regionale, ho viaggiato su treni e incontrato tante persone, ho deciso, pur non avendo alcuna sintomatologia, per prudenza e nel rispetto della comunità che amministro, di mettermi intanto in auto isolamento almeno per questa settimana. Continuerò a lavorare allo stesso modo e ad assistere la comunità da casa con le modalità operative che oggi abbiamo a disposizione».

Terapia intensiva

Intanto uno dei pazienti del cosentino ricoverato perché positivo al tampone è stato spostato nel reparto di terapia intensiva. Informatore scientifico, nei giorni scorsi è venuto a contatto con numerosi medici di base dell’hinterland cosentino, in particolare Luzzi, Bisignano e Rogliano, i quali sono adesso in quarantena e proseguiranno ugualmente ad assistere i pazienti sia pure attraverso il telefono o le chat.