È un normale giorno feriale, ma nella sede provinciale dell’Aism a Lamezia Terme c’è movimento, si lavora, ci si confronta, si condivide. Qui, nel quartiere di Savutano, in un bene dato in comodato d’uso dal Comune e rimesso a posto dai volontari, si porta avanti un messaggio a doppio binario. Quello che con la sclerosi multipla si può vivere e che la ricerca è fondamentale e va sostenuta.

 

La sede lametina, guidata da Angela Gaetano, è un riferimento per tutta la provincia. Qui si approfondisce la malattia, si vincono paure, si acquisiscono nuove consapevolezze. Un vero e proprio fortino e luogo sicuro per chi si approccia alla malattia.

 

Da un lato consulenze psicologiche e legali, aiuto negli spostamenti, dall’altro convegni, approfondimenti perché ognuno sia consapevole di che cosa è la sclerosi, una malattia tra le più comuni e gravi del sistema nervoso centrale.

 

Cronica, imprevedibile, progressivamente invalidante, colpisce in numero maggiore le donne, in un rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini, ed esordisce per lo più tra i venti e i quaranta anni. In Italia c’è una nuova diagnosi di SM ogni tre ore.

 

C’è chi nell’Aism c’è dagli albori, come Mario. Malato da quaranta anni, ha lavorato fino alla pensione e porta avanti il messaggio che con il sostegno della famiglia, degli amici e dell’associazione con la sclerosi si può vivere e assaporare tutte le tappe della vita. «Basta non farsi prendere dalla depressione», ci dice.

 

C’è poi Tiziana. Un sorriso dolcissimo, dietro occhi vivaci che racconta quanto l’Aism abbia inciso nell’accettazione della malattia anche se le paure, i timori rimangono e fa parte del percorso imparare a conviverci.

 

Ci sono poi i familiari, anche loro frequentano l’Aism e spingono affinché la ricerca vada avanti e affinché le diagnosi siano precoci.

 

Aiutare la ricerca sulla sclerosi è possibile collegandosi all’indirizzo https://sostienici.aism.it/dona-ora/