Il Giardino dei pensieri ritrovati è l’area verde che verrà inaugurata il 21 dicembre all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme dal direttore Michele Rossi. L’area diverrà parte integrante del servizio di psichiatria del nosocomio. Il giardino da sempre è stato considerato il fulcro della vita del servizio di psichiatria e ha fornito ai pazienti e ai loro familiari un luogo tranquillo e accogliente dove trascorrere le occasioni di incontro e visite durante il periodo di ricovero, soprattutto durante la bella stagione. È anche luogo informale di colloqui e conversazioni con gli operatori dell’equipe del servizio, tanto da essere considerato esso stesso strumento terapeutico per l’umanizzazione del trattamento ospedaliero.

 


A conclusione dei lavori di rimodernamento e messa a norma, il giardino è stato funzionalmente ridisegnato negli spazi di utilizzo con la messa a dimora di piante da fiori e alberi, attrezzato di un’area pavimentata con gazebo ed altri arredi che consentiranno di poterlo fruire in ombra al riparo dal sole o dalla pioggia.
Il cuore del progetto è un evocativo labirinto in siepi che potrà facilitare, anche attraverso una semplice passeggiata nel verde, il “ritrovare e recuperare i pensieri” che le difficoltà della vita riservano. Un'altra area del verde sarà dedicata ad avviare piccole attività di coltivazione di piante e fiori, un leggero e volontario impegno sotto la supervisione della direzione e dell’equipe del Servizio di psichiatria dell'ospedale, in collaborazione con l’associazione che ha dato la disponibilità a curarne gli aspetti tecnici.

 


La cerimonia di inaugurazione accoglierà la benedizione del giardino da parte di Luigi Cantafora, vescovo di Lamezia Terme e saranno presenti, con interventi di saluto e auguri, il direttore generale facente funzioni dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Giuliano, il direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze, Gregorio Corasaniti, il direttore sanitario del Presidio unico ospedaliero Antonio Gallucci, i direttori e gli altri operatori delle Unità operative del Dipartimento di salute mentale e dello stesso ospedale, nonché familiari e pazienti del servizio e le associazioni con le quali il servizio di psichiatria sta avviando una proficua attività di volontariato rivolta ai pazienti durante il ricovero.