Mobilitazione del sindacato per difendere l'accesso alle cure dei cittadini garantito dalla Costituzione. Nutrita presenza di manifestanti
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In migliaia sono scesi in piazza per rivendicare il diritto alla salute garantito dalla Costituzione. In Calabria però, i livelli minimi di assistenza continuano a rimanere sotto la media nazionale, rivelando una difficoltà di accesso alle cure tale da alimentare il fenomeno della migrazione sanitaria.
Nutrita partecipazione di tutta la provincia
Per la manifestazione indetta dalla Cgil si è mobilitata l'intera provincia. Il corteo, guidato dai vertici del sindacato, si è snodato da Piazza Zumbini per raggiungere la sede dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Viale degli Alimena. Tante le questioni aperte, soprattutto le carenze di personale, reparti e attrezzature adeguate nei presidi ospedalieri delle aree periferiche del territorio. Da Praia a Mare, a Castrovillari, a Trebisacce, passando per Cetraro, Paola e Corigliano-Rossano, la sensazione è che a dispetto delle tante strutture, manchino gli strumenti per rispondere al bisogno di salute dei cittadini. Una riorganizzazione è necessaria.
Il conflitto istituzionale per il nuovo ospedale
In questa fase poi, i problemi sono acuiti dal conflitto tra il commissario Scura ed i laboratori accreditati e convenzionati, dove dalla giornata di ieri, lunedì 4 giugno, si può accedere solo a pagamento, e da quello istituzionale tra la Regione e Palazzo dei Bruzi, per la scelta del sito da destinare alla costruzione del nuovo ospedale.