L'avvicendamento alla guida dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza potrebbe finalmente sbloccare la ratifica dell'accordo tra l'Annunziata ed il Pugliese-Ciaccio per l'innalzamento della Stroke Unit del nosocomio catanzarese, dal primo al secondo livello. La progressione consentirebbe al presidio del capoluogo di regione di poter intervenire sui pazienti vittime di ictus ischemico.

Il tempo è cruciale

Attualmente per le province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, oltre che di Cosenza, il centro di riferimento è l'Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia interventistica dell'Annunziata. Ed è qui che i pazienti con ictus ischemico giungono per il trattamento terapeutico. Ma questa è una patologia tempo-dipendente: se si interviene entro 4-6 ore vi sono altissime possibilità di pieno recupero di tutte le funzioni vitali e cognitive.

Cooperazione sinergica

Al di fuori di questa finestra temporale invece, il rischio di mortalità o di danni permanenti è altissimo. Non sempre i pazienti di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia arrivano all’Annunziata in tempo per evitare gravi ed irreparabili conseguenze. Le due Aziende ospedaliere, allora, hanno intrapreso una cooperazione sinergica al fine di garantire il trattamento invasivo di pazienti con ictus ischemico anche al Pugliese-Ciaccio, sotto la supervisione dei neuroradiologi di Cosenza, secondo le indicazioni contenute nel Decreto del Commissario ad acta di aggiornamento del relativo PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale), pubblicato nel novembre 2018.

Lo schema di convenzione

Tale provvedimento impegna il personale dell'Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia dell'Annunziata a fornire la necessaria formazione ai colleghi di Catanzaro, affinché acquisiscano le competenze per operare nella Stroke Unit al secondo livello. Si è così arrivati alla stipula di un apposito schema di convenzione articolato essenzialmente in quattro punti:

- formazione del personale medico, infermieristico e tecnico dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia del Pugliese-Ciaccio a cura degli operatori della Neurologia interventistica dell’Annunziata;

- attività assistenziale dei medici interventisti di Cosenza per il trattamento a Catanzaro di pazienti con ictus;

- perfezionamento delle tecniche di diagnostica radiologica avanzata;

- copertura assicurativa connessa alle prestazioni svolte dal team neuroradiologico di Cosenza presso il Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

Supporto costante

In parole povere, con la sottoscrizione di questo accordo, l’ictus ischemico potrà essere trattato anche a Catanzaro con la supervisione di uno degli operatori dell’Annunziata che dovrà essere disponibile sempre, h24 e sette giorni su sette, a supportare i colleghi del Pugliese-Ciaccio, così da accorciare in maniera significativa i tempi di intervento sui pazienti.

Pronti a partire

L’Azienda Ospedaliera catanzarese ha adottato lo schema di convenzione con apposita delibera lo scorso 5 novembre, disponendo inoltre l’acquisto di un angiografo. Ha anche pubblicato una manifestazione di interesse tra il personale dipendente interno, per selezionare l’équipe destinata ad essere formata ed affiancata dai colleghi di Cosenza fino al raggiungimento dell’obiettivo di innalzare da primo a secondo il livello della Stroke Unit.

Chi si è messo di traverso

Si stima di arrivare alla conclusione del percorso entro un anno dalla ratifica dell'accordo. All’ultima curva, però, il complesso procedimento medico ed amministrativo messo in campo da due anni a questa parte, mettendo al bando campanilismi e gelosie, si è inaspettatamente bloccato. Perché la manager dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Giuseppina Panizzoli, non ha controfirmato la convenzione per non meglio specificati motivi, mortificando così gli sforzi di tutti gli attori coinvolti in una iniziativa di straordinaria importanza per l’area centrale della Calabria.

Aspettando il nuovo commissario

Adesso la palla passerà nelle mani nel nuovo commissario designato, Isabella Mastrobuono. Troverà questo importante dossier sulla sua scrivania. Una copia dovrebbe essere già nelle mani del Prefetto Guido Longo. Che si sbrighino a mettere una firma. Ricordando che dalla firma di questo documento può dipendere il destino di decine di persone.