«Il tumore alla mammella è una delle patologie oncologiche più diffuse tra le donne, di cui io stessa ne sono stata vittima, infatti percorro questo viaggio, purtroppo, tra ospedali vari da ben 14 anni, però sono qui grazie alla prevenzione».
La storia di Valentina Mascali è quella di tante donne che lungo il cammino della vita devono scontrarsi con il tumore al seno. Una battaglia che questa mamma cosentina ha dovuto affrontare, vincendola, con tutte le sue forze, tra gli ospedali di Paola e Milano.

«Dovevo farcela per mia figlia»

 «Mi diagnosticarono questo carcinoma infiammatorio post gravidanza quando mia figlia aveva appena un anno. Può sembrare strano ma per prima cosa pensai ai capelli, mai avrei potuto privarmene. Però ce l'ho fatta. Dovevo farcela, per me stessa, per mia figlia soprattutto e per tutte le donne. Spesso abbiamo un coraggio che nemmeno noi sappiamo di avere, basta scavare dentro».

Il messaggio di Valentina: «La prevenzione è fondamentale»

La storia di Valentina è diventata anche un libro, Ho attraversato stagioni, in cui la stessa ha deciso di raccontarsi. Ed è quello che fa quotidianamente, e non solo attraverso la scrittura.
«Mi ha aiutato tantissimo parlarne, ne parlavo con le commesse del supermercato, quando andavo a fare chemioterapia in ospedale, ed è un modo anche per aiutare gli altri aiutando te stessa».
Oggi Valentina è una donna nuova, più forte e determinata, animata dal desiderio di aiutare altre donne anche semplicemente ricordando l'importanza della prevenzione: «Spesso abbiamo paura di sottoporci ai controlli per timore di scoprire il peggio. Non dobbiamo dimenticare invece di fare prevenzione perché è molto importante. Con i dovuti controlli e una diagnosi precoce allunghiamo sicuramente le possibilità di vita e questo ci consente di aumentare le percentuali di guarigione, piuttosto che scoprire di avere un cancro quando ormai è troppo tardi. Chi combatte queste battaglie, prova un amore per la vita disperato, amiamo la vita al di sopra di ogni cosa proprio perché abbiamo annusato odore della precarietà, è come scendere all'inferno e fare di tutto per risalire. E questo ti dà una grandissima forza».