«Ho vissuto un momento di crisi terribile, ma sono riuscito a superarlo grazie a tutti gli amici della clinica e grazie alla mia famiglia». Queste le parole di un ospite della struttura del Centro clinico San Vitaliano che, con la voce rotta dalla commozione, ha spiegato l’importanza della presenza e del prezioso supporto di uno psicologo per i pazienti con particolari condizioni di salute. 

 

Nella giornata mondiale delle cure palliative, il centro clinico San Vitaliano, ha celebrato l’importante evento con un incontro all’interno della struttura alla presenza dei malati, delle loro famiglie e di esperti in materia. Presente anche Antonio Saffioti che, in prima persona lotta contro la distrofia muscolare di Duchenne, autore di un libro autobiografico dal titolo “Respirare”. 

Rete di hospice regionale

L’iniziativa ha avuto il merito di portare all’attenzione non solo l’importanza che queste cure hanno per i malati oncologici o con patologie neurodegenerative, ma anche della volontà di realizzare una rete di hospice per erogare il servizio di assistenza su tutto il territorio regionale.

 

«Siamo in una fase di crescita – ha spiegato il direttore sanitario della struttura Bonaventura Lazzaro - perchè stiamo per concretizzare una rete di hospice, per l’erogazione di servizi in tutta la regione. Al momento abbiamo solo qualche difficoltà organizzativa da risolvere per omologare tutte le prestazioni, ma ci siamo».  E sui pazienti ha detto: «Dopo aver pensato per un certo periodo alla malattia – ha detto Lazzaro – si tratta di concentrare lo sguardo sulla parte sana che è rimasta. È una terapia di supporto che cerca di “ristrutturare” la dignità delle persone, possibilmente all’interno delle famiglie, ma quando non è possibile, all’interno di strutture adeguate come l’hospice».

Le collaborazioni

All’evento ha preso parte anche il presidente dell’Acmo - Associazione calabrese malati oncologici “Ida Paonessa”, Aldo Riccelli: «Il San Vitaliano – ha detto Riccelli – è stato per noi un’importante collaborazione perché possiamo contare su un appoggio quotidiano degli specialisti a cui possiamo rivolgerci per i nostri utenti. E’ con il dr Lazzaro, che insieme al dr Roberto Squillace dell’ospedale Pugliese-Ciaccio, che è nata la nostra associazione che porta il nome di Ida Paonessa. Ho perso mia moglie a causa di un tumore quando aveva 40 anni ed ora, a distanza di dieci anni, siamo riusciti a creare questa realtà in cui operano tanti giovani volontari e ragazzi del servizio civile con i quali svolgiamo ogni giorno, in forma gratuita, il trasporto di malati e di pazienti che ne hanno bisogno».

 

Importante anche la collaborazione con il Tribunale per i diritti del malato che ha uno sportello all’interno del Centro, un’iniziativa nata proprio su richiesta della struttura stessa: «Il nostro ruolo è quello di informare i malati sui loro diritti e tutelarli – ha spiegato Emilia Celia di Cittadinanza attiva-Tribunale diritti del malato – ed il fatto che la richiesta sia arrivata proprio dalla clinica è molto importante. Abbiamo accettato di buon grado questa collaborazione perché riteniamo che la struttura sia un fiore all’occhiello per la nostra regione». 

 

Ad allietare la serata, l’animazione dell’Associazione Clown Vip di Catanzaro.