«Io lo spero e aspetto che sia mandata ai ministeri. Io posso firmare pure subito, non ho problemi». Così il rettore dell'università Magna Grecia di Catanzaro, Giovanbattista De Sarro, ha indirettamente confermato il suo accordo alla bozza di protocollo d'intesa che dovrà fare da cornice al processo di integrazione tra l'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e all'azienda universitaria Mater Domini. 

L'integrazione

La firma del protocollo d'intesa dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno. «Aspettiamo la la firma e aspettiamo, appunto, di poter concludere questo atto che credo che i catanzaresi e i ministeri aspettino da tantissimi anni». Il rettore è intervenuto questa mattina alla conferenza stampa indetta dall'azienda universitaria per illustrare i risultati conseguiti dall'unità operativa di Cardiochirurgia universitaria diretta dal professor, Pasquale Mastroroberto.

LEGGI ANCHE: Specializzazioni in medicina, il rettore: «Solo 4 borse di studio? Non si poteva fare di più con i fondi dati dalla Regione»

La Cardiochirurgia e la Cardiologia

«La Cardiochirurgia è unica e penso sia veramente una struttura unica in Calabria» ha dichiarato De Sarro. «Penso veramente che il centro per la Cardiochirurgia rimanga Catanzaro anche perché a Reggio Calabria si lavora poco». In relazione poi all'integrazione dei due reparti - universitario e ospedaliero - di Cardiologia ha aggiunto: «Io auspico che con l'integrazione ci sia anche una parziale differenziazione dei due reparti. O meglio, un reparto potrebbe dedicarsi a una parte della cardiologia e l'altro reparto a un'altra parte della cardiologia. Qual è il significato? Più bypass si fanno e più aumenta la formazione per i ragazzi e più aumenta l'esperienza. Questa ovviamente è solo un'ipotesi - ha aggiunto ancora il rettore -. Quindi che ci siano due strutture va benissimo, che si integrino va bene ma ognuno potrebbe differenziarsi in maniera tale da creare meno gelosie».

«Il bacino d'utenza lo consentirebbe. Anche perché la Cardiologia di Catanzaro è una Cardiologia di una certa importanza. Peraltro tra i due ospedali c'è già una specie di osmosi perché qualcuno che si è formato qui ed è andato all'ospedale, qualcun'altro dall'ospedale è ritornato qui. Quindi la Cardiologia di Catanzaro è sempre stata ottima e i due reparti hanno saputo interloquire e fare cose buone».

LEGGI ANCHE: Cresce il numero degli immatricolati, l’università di Catanzaro tra i primi dieci atenei in Italia