«Non volendo apparire complice di un sistema di inefficienze e di colpevoli ritardi ho deciso di non partecipare fino a quando non sarà ristabilita l’agibilità democratica». A scrivere pubblicamente queste parole è Giuseppe Aieta, consigliere regionale e vicepresidente della commissione regionale antimafia, in riferimento all'inaugurazione della risonanza magnetica che si terrà di domani all'ex ospedale civile di Praia a Mare. «Una risonanza arrivata 3 anni fa - ha scritto Aieta - ma prevista da 5 in un ospedale che non c’è». Il presidio della città dell'isola Dino, riconvertito in Casa delle Salute nel 2012, era stato riaperto da una sentenza del Consiglio di Stato, ma il verdetto non è stata mai attuato. Nonostante ciò, quatto mesi prima delle elezioni politiche del 2018, la politica lo "inaugurò" nuovamente l'ospedale in pompa magna. Ma anche in quella occasione, Aieta, pur vicinissimo al presidente di allora Mario Oliverio, scelse di non partecipare a quella che con il tempo si è rivelata essere una vera e propria farsa.

 

«Dignità negata»

«La fiducia nei confronti dei vertici Asp ed anche dell’Ufficio del Commissario Cotticelli, che saranno presenti all’iniziativa - ha detto ancora il consigliere regionale - si conquista dando concreti segnali e non attraverso evanescenti occasioni che non restituiranno al Tirreno cosentino la dignità negata. Facciano un giro negli ospedali desertificati del Tirreno e diano seguito agli impegni assunti sul Punto nascita dello Spoke Cetraro-Paola». Il riferimento è al reparto di Ostetricia di Cetraro, chiuso un anno fa per gravi criticità e non ancora riaperto, nonostante le solite, immancabili promesse. «Fino ad oggi si è abusato della pazienza dei cittadini di un comprensorio di circa 200.000 abitanti privato del diritto alla maternità».

 

«Il tempo della giostra delle evanescenze è finito»

Aieta colpisce a gamba tesa. «Decidano sulla riapertura di Praia a Mare così come i Tribunali hanno sentenziato; riaprano il Punto Nascita di Cetraro più volte annunciato; lavorino ad una riorganizzazione dei servizi che si presenta carente sotto ogni profilo». Poi conclude lapidario: «Il tempo della giostra delle evanescenze è finito!».

 

Anche Vetere diserterà l'evento

«Anche io resto casa». Stavolta a parlare è Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro e autore di molte battaglie per la legalità sul Tirreno cosentino. «Attendo in Comune le risposte che ho chiesto con denuncia del 07.04.20 reiterata pochi giorni orsono». Probabilmente, il primo cittadino santamariese si riferisce alla mancata attuazione della sentenza esecutiva e inoppugnabile pronunciata a favore dell'ospedale di Praia a Mare dal massimo tribunale amministrativo il 20 maggio 2014, battaglia persa che ora il primo cittadino intende portare agli onori di cronaca. «Chi criticava - dice il primo cittadino -, chi ieri aveva un ruolo, oggi organizza passerelle. Non parteciperemo in molti».

 

«Una trappola mediatica»

Poi Vetere aggiunge: «Quando si invita un sindaco si indica l'oggetto. I motivi e le ragioni. Non si organizzano "trappole mediatiche"». Secondo quanto riferisce, il commissario ad acta Saverio Cotticelli avrebbe inoltrato gli inviti ai sindaci del territorio senza specificare che l'evento di domani è volto all'inaugurazione della Risonanza Magnetica, un'apparecchiatura ha già diversi anni e che ora potrebbe essere addirittura obsoleta. Poi Vetere conclude: «Egregio Generale, chiedo l'ottemperanza delle statuizioni dei Giudici Amministrativi». Tradotto: prima di fare passerelle, fate rispettare la Legge.