«Io sono diabetica, sono anche celiaca e posso dire che lo sport a me ha salvato letteralmente la vita. Quello che vogliamo fare è sensibilizzare non solo i diabetici ma tutta la popolazione al movimento». Deborah Ferraina è la presidente Aniad Calabria, Associazione nazionale italiana atleti diabetici. È lei stessa in prima persona a promuovere l'attività fisica tra i diabetici e non solo in occasione della due giorni organizzata a Soverato, "In giro con il diabete", per celebrare la giornata mondiale dedicata alla patologia.

Si è conclusa a Soverato la due giorni organizzata dall'Aniad, associazione nazionale italiana atleti diabetici sezione Calabria, che in occasione della giornata mondiale del diabete ha voluto promuovere l'attività fisica tra i diabetici e non solo alla presenza del vincitore del Giro d'Italia 1966 Gianni Motta.

«Dopo aver scoperto la malattia io mi ero arenata, ero andata quasi in depressione. Stavo sul divano, avevo paura di muovermi perché non sapevo gestire la patologia con il movimento. A un certo punto ho deciso che la mia vita non poteva continuare così e ho iniziato ad allenarmi fino a partecipare a due maratone, quelle di Berlino e lo scorso anno di Valencia. E posso dire che questo mi ha letteralmente fatto sbocciare perché mi ha fatto capire quanto tempo avevo perso e cosa potevo fare da quel momento in avanti per stare meglio».

Tra sport e informazione

Dopo un primo momento di confronto nella sala consiliare del Comune di Soverato, alla presenza, tra gli altri, del ciclista e vincitore del giro d'Italia 1966 Gianni Motta, accolto da tutti con grande entusiasmo, e l'installazione ai presenti di sensori per il monitoraggio della glicemia, la seconda parte dell'iniziativa è stata dedicata a ciclisti e camminatori che si sono dati appuntamento sul lungomare cittadino per una giornata all'insegna dello sport.