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Il nuovo ospedale di Cosenza consentirà l’ampliamento fino a 705 posti letto rispetto ai 538 attuali. Ma in attesa della costruzione del nuovo nosocomio, è necessario proseguire con l’adeguamento dell’Annunziata per continuare a garantire una efficace assistenza sanitaria. La struttura ha quasi un secolo di vita ed il peso degli anni si avverte soprattutto nella dislocazione dei reparti rispetto alle apparecchiature diagnostiche ed alle sale operatorie.
Pronto soccorso informatizzato ma restano le criticità
Diversi gli interventi già effettuati e quelli in programma per un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro. Presto sarà attivato il nuovo blocco operatorio che sarà un fiore all'occhiello per l'intera Calabria. Il pronto soccorso rimane l’area di maggiore criticità. Le statistiche parlano chiaro: l’ottanta per cento degli accessi è rappresentato da codici bianchi e verdi che dovrebbero essere trattati dai medici di base o attraverso la rete ambulatoriale dell’Azienda Sanitaria. C’è anche un problema di mentalità oltre che di scarsa ricettività delle strutture del territorio. Per questo, l’idea di trasformare l’Annunziata in una cittadella della salute nel caso in cui il nuovo ospedale dovesse essere collocato in una zona diversa, piace anche al direttore generale Achille Gentile. «In questa struttura allocare un grande poliambulatorio - ha affermato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il direttore sanitario Mario Veltri ed il direttore amministrativo Sergio Diego – consentirebbe un notevole risparmio di fitti passivi e doterebbe la città di un centro sanitario territoriale polifunzionale e all’avanguardia». Nel frattempo si è proceduto ad informatizzare gli accessi, consultabili anche attraverso internet al link www.aocosenza.it/prontosoccorso.
Gli abusi del passato si ripercuotono sul presente
L’assunzione di nuovo personale medico e paramedico ha consentito di migliorare la qualità dei servizi. L’azienda è impegnata anche in attività orientate a garantire maggiore professionalità ed umanità in corsia, processo questo parzialmente ostacolato dalla mancanza di un più completo ricambio generazionale, ma anche dall’approccio dell’utenza non sempre corretto.
Inutile nascondersi. L’ospedale è stato utilizzato in passato dalla politica come ufficio di collocamento. Si è così proceduto all’assunzione di personale scarsamente motivato, quando non addirittura inadeguato. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal diffuso malcostume tra i familiari dei pazienti consistente nel pretendere di poter accedere ai reparti fuori dagli orari di visita e nel condurre all’interno dei reparti stessi anche i minori, esponendo ammalati e visitatori ad un reciproco rischio di contagio da malattie infettive.
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In attivazione tre nuove sale di endoscopia
Tornando agli interventi strutturali messi in campo, l’azienda ospedaliera ha comunicato la prossima entrata in funzione di tre sale di endoscopia e l’installazione di una terza sala angiografica. Avviati inoltre i lavori di rifacimento dell’ingresso principale e della facciata dell’ospedale. Sul piano organizzativo da segnalare l’attivazione del centro per l’obesità e l’incremento di ulteriori sei posti in rianimazione.
Salvatore Bruno