Saida viene da lontano. Dal Marocco ha raggiunto l'Italia alla ricerca di un'opportunità, di una vita migliore. È arrivata in Calabria dieci anni fa e a Catanzaro ha trovato il lavoro, l'amore ma anche una malattia che però non le ha tolto la speranza. Attraverso un'amica conosce Nazih. Lei badante, lui assunto in un ristorante di Squillace, si innamorano e si sposano a Roma all'ambasciata del Marocco. 

 

«La mia vita prima era stabile - racconta Saida -. Io lavoravo, mio marito anche. Nel 2015 mi sono trasferita da Borgia a Catanzaro Lido e una notte sono stata male. Mio marito mi ha portato al pronto soccorso, poi sono stata visitata in Ginecologia e mi hanno scoperto una massa nelle ovaie». La malattia regredisce ma dopo un anno ritorna più forte di prima. Attacca l'intestino e poi i polmoni senza tuttavia strapparle il suo unico desiderio: riabbracciare la sua famiglia e conoscere quella di suo marito. Nazih aveva già prenotato il volo per Bergamo. Mercoledì sarebbero dovuti partire quando l'associazione Emmaus la mette in contatto con un medico disposto a visitarla.

Luana Costa