«L’approvazione da parte della Giunta della delibera Caffè Alzheimer è una buona notizia per i cittadini calabresi. Bisogna essere consapevoli della complessità del fenomeno delle demenze». Lo afferma in una nota la consigliera regionale dell’opposizione Amalia Bruni.

«Una patologia con enormi implicazioni sulla tenuta del tessuto sociale – aggiunge la Bruni - che richiede un impegno straordinario da parte delle Istituzioni centrali e regionali, in stretto raccordo con le associazioni dei familiari e dei pazienti. I numeri destano sempre maggiori preoccupazioni».

«In Italia le persone affette da demenza sono oltre 1.250.000. Un quadro articolato e particolare che richiede una gestione integrata con il coinvolgimento dei servizi sanitari e socio-sanitari. Nella gestione integrata il paziente e i suoi familiari rappresentano il centro di una rete di cui fanno parte i centri diurni, i servizi di assistenza domiciliare, le Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), gli Alzheimer Caffè».

«Il primo Alzheimer Caffé è sorto nel 1997 in Olanda, da un progetto dello Psicogeriatra olandese Bere Miesen, che lo ha ideato come uno spazio informale e de-istituzionalizzato per i malati e i loro cari: un luogo accogliente, in cui i pazienti vengono coinvolti con interventi psicosociali, finalizzati a mettere in campo le capacità residue mentre i familiari grazie al supporto di personale specialistico intraprendono un percorso di sostegno psicologico e di psico-educazione».

«Ecco, io direi che per i pazienti fragili – conclude Amalia Bruni - quelli appunto affetti da patologie di demenze la notizia dell’approvazione della delibera regionale sugli Alzheimer Caffè rappresenta un buon modo per cominciare l’anno”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio regionale».