Il clamore mediatico ha sortito gli effetti sperati, da parte di chi questa storia l’ha raccontata e soprattutto da parte di chi ne è involontariamente protagonista. Il signor Rocco Barone, di cui ieri abbiamo raccontato le vicissitudini legate ad un esame clinico, potrà finalmente effettuarlo senza dovere attendere l’assurda data del 16 aprile 2021. Il 75enne di Nicotera, affetto da cirrosi epatica e da altri problemi di salute, si era infatti visto rispondere che la prima data utile per una gastroscopia all’ospedale di Tropea sarebbe stata appunto tra 19 mesi. Un lasso temporale inaccettabile per chi, come lui, sta vivendo un aggravamento della patologia.

 

Ma oggi la lieta notizia. Un dottore di Milano, che opera a Cinquefrondi, apprendendo della storia raccontata dai media, si è offerto volontario per effettuare l’esame venerdì prossimo, ed anche in maniera gratuita. Un gesto lodevole e di grande slancio solidaristico, accolto con grandissimo entusiasmo e sollievo dalla moglie del signor Barone, Elena, che non ha esitato a parlare di «miracolo»: «A volte i miracoli accadono, questa è la prova. Perché per noi è davvero importante individuare il problema e risolverlo, mio marito soffre ogni giorno. Non possiamo che essere estremamente grati a questo dottore, ed anche a voi che avete rilanciato il nostro appello e il nostro grido di dolore».

 

Che un esame banale come una gastroscopia effettuato in tempi ragionevoli venga salutato quasi come un miracolo, la dice lunga sullo stato pietoso di una sanità calabrese che non riesce ancora a garantire ai suoi cittadini il minimo di assistenza che in teoria, purtroppo spesso solo in teoria, sarebbe addirittura garantito dalla Costituzione.