Ecco cosa prevede il protocollo d'intesa licenziato dalla commissione paritetica. Attivazione di unità operative: Neuropsichiatria al policlinico e Terapia intensiva pediatrica al Pugliese. Si attende la firma del presidente della Regione (ASCOLTA L'AUDIO)
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Cinque capi, trenta articoli, ventotto pagine. Attende solo la vidimazione del presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, il protocollo licenziato circa un mese fa dalla commissione paritetica insediata appositamente allo scopo di redigere l’intesa tra la Regione Calabria e l’Università Magna Grecia di Catanzaro che getta le basi della fusione per incorporazione dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio nell’azienda universitaria Mater Domini.
Integrazione didattica e assistenza
Il protocollo definisce, infatti, i rapporti tra l’Università e la Regione nella gestione delle attività integrate di didattica, ricerca ed assistenza svolte per conto del servizio sanitario calabrese e ha una durata di quattro anni. L’azienda universitaria ospedaliera Dulbecco, una volta costituita, «diverrà ad elevata complessità assistenziale, avente autonoma personalità giuridica, costituisce per l'Università degli studi di Catanzaro e la Regione l’azienda di riferimento per le attività assistenziali essenziali allo svolgimento dei compiti istituzionali di didattica e di ricerca».
Le unità operative
Ed è proprio in questo contesto, all’articolo 15, che vengono identificate, definite e dimensionate le strutture assistenziali. Innanzitutto, l’intesa conferma che sono «strutture dell’azienda ospedaliera universitaria quelle previste dal dca 64 firmato nel 2016 dall'ex commissario ad acta Massimo Scura di riorganizzazione della rete ospedaliera.
A direzione ospedaliera e universitaria
Sono a direzione ospedaliera tutte le unità operative allocate in quel decreto nel presidio Pugliese-Ciaccio, ad eccezione delle unità di Ginecologia universitaria, Chirurgia toracica e Pediatria universitaria che sono a direzione universitaria. Sono a direzione universitaria quelle allocate in quel decreto nel presidio Mater Domini, ad eccezione di Endocrinochirurgia, Cardiologia riabilitativa, Farmacia Ospedaliera, Direzione Medica di Presidio ed Epatologia che sono a direzione ospedaliera».
Unità operative complesse
Inoltre, secondo quanto previsto dalla legge regionale 33 del 2021 che fa da cornice normativa al processo di integrazione «al fine di garantire le esigenze di funzionamento e sostenibilità del corso di laurea in Odontoiatria e delle Scuole di Specializzazione, l’atto aziendale riclassifica come unità operative complesse le unità operative a direzione universitaria: Otorinolaringoiatria (fermo restando il mantenimento dell’autonomia di Audiologia), Psichiatria, Odontoiatria, Malattie infettive».
Il pronto soccorso al Mater Domini
Nell’azienda unificata saranno attivate nuove funzioni assistenziali. Tra quelle a direzione universitaria figura, innanzitutto, il pronto soccorso e la Medicina di Urgenza nel presidio Mater Domini sulla base di una proposta operativa che dovrà essere formulata entro 90 giorni dalla sua nomina alla Regione dal direttore generale d’intesa con il rettore. La proposta dovrà contemplare «l’ampliamento delle attività del Dea (unità operative specialistiche) di 2° livello con l’attivazione di un pronto soccorso generale a direzione universitaria nel presidio Mater Domini ed il potenziamento del blocco operatorio, indicando le risorse umane e tecnologiche necessarie a consentire il rispetto degli standard di sicurezza previsti dalla vigente normativa».
Medicina d'emergenza
La Regione dovrà pronunciarsi sulla proposta nei successivi 90 giorni, garantendo il finanziamento richiesto. «A conclusione della eventuale attivazione del pronto soccorso l’Università si impegna a presentare al Ministero competente richiesta di accreditamento della scuola di specializzazione in Medicina d’emergenza urgenza».
Nuovi reparti
Tra le altre nuove funzioni assistenziali a direzione universitaria figurano poi la telemedicina, la nutrizione parenterale galenica, la neuropsichiatria infantile dotata di posti letto. Mentre a direzione ospedaliera saranno attivate la terapia intensiva pediatrica dotata di posti letto, la radiologia interventistica endovascolare, l’urologia pediatrica dotata di posti letto e l’ortopedia pediatrica dotata di posti letto.
Atto aziendale
«L’atto aziendale dovrà prevedere – si legge nel protocollo - i moduli organizzativi per l’erogazione delle predette attività, classificando le unità operative in relazione al bacino d’utenza delle prestazioni, ai volumi di attività previsti ed alla rilevanza regionale delle funzioni svolte. Analoga previsione sarà effettuata nell’atto aziendale per i centri di riferimento regionale».
Posti letto
La nuova azienda integrata potrà contare su 855 posti letto necessari per «per garantire l'espletamento delle funzioni assistenziali, di didattica e di ricerca, nonché del numero degli iscritti ai corsi di laurea, laurea magistrale e scuole di specializzazione». 786 posti letto sono stati già previsti dal dca 64 del 2016, una ulteriore dotazione di 33 posti letto è stata poi assegnata con il dca 91 del 2020 per il contrasto alla pandemia e, infine, altre 36 posti letto sono destinati alle attività pediatriche di nuova istituzione: Terapia intensiva pediatrica, Urologia pediatrica, Ortopedia pediatrica, Pediatria a direzione universitaria, Neuropsichiatria infantile, «necessari anche per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti nell’accordo di cui al dca 115 del 2022 e al potenziamento delle attività di chirurgia vascolare».
L'Irccs
Infine, entro tre mesi dalla stipula dell’accordo l’Università e la Regione si impegnano a valutare l’iter necessario per la costituzione dell’Irccs “Medicina di Precisione”, quale modello avanzato di medicina personalizzata e di cura e ricerca in ambito multidisciplinare.