Un protocollo d’intesa per consentire ai malati oncologici, in dialisi e ai bambini affetti da patologie psichiatriche che devono con frequenza curarsi a Messina di poter usufruire di tariffe agevolate per attraversare lo Stretto. L’intesa ha coinvolto Bluferries, la Regione Sicilia l’Asp di Messin, l’Azienda ospedaliera di Papardo, il Centro neurolesi “Bonino Pulejo” e l’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico “Gaetano Martino”. I biglietti per le navi costeranno meno della metà per i pazienti per come annunciato dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dal suo vice Riccardo Mauro che hanno convocato una conferenza stampa al salone dei Lampadari di palazzo San Giorgio.

In particolare agli utenti idonei verrà concesso un titolo di viaggio scontato a 15 euro a fronte degli ordinari 33 per l’attraversamento in giornata e entro i tre giorni, mentre per permanenze superiori la tariffa sarà di 37 euro a fronte di 65.

Falcomatà ha sottolineato come il protocollo non sia costato nulla alla casse del Comune e della Città Metropolitana e che si tratta però di una soluzione alla quale si è dovuti ricorrere perché le strutture calabresi non sono in grado di fornire le cure adeguate ai propri cittadini. «Mi auguro che il protocollo possa durare per il periodo più breve possibile» ha dichiarato ancora il primo cittadino che ha poi allargato la riflessione al sistema sanitario calabrese. «E’ evidente che se continuano ad esistere situazioni di questo tipo qualcosa non ha funzionato nella gestione degli anni passati. Evidentemente passare da un commissario all’altro non ha prodotto i risultati sperati. Per questo auspico che la gestione della sanità possa passare direttamente alla Regione, così come è avvenuto in Campania o in Abruzzo. Bisogna far tornare al governo regionale una materia che è di sua competenza». Il sindaco, addirittura, ha ulteriormente sviluppato il suo ragionamento dichiarando che, in ogni caso, sarebbe preferibile un ritorno al passato: «La competenza sanitaria dovrebbe essere secondo me nazionale per evitare differenze di servizio tra le varie Regioni italiane».