Un nuovo trattamento per migliorare la funzionalità respiratoria in casi di enfisema polmonare è stato effettuato per la prima volta in Calabria nell'Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria Renato Dulbecco di Catanzaro diretta dal professore Girolamo Pelaia. La tecnica, attuata dalla struttura impegnata da decenni nella cura e nella ricerca clinica riguardanti le patologie croniche ostruttive dell'apparato respiratorio come asma bronchiale e broncopneumopatia cronica ostruttiva, consiste nel posizionamento endoscopico di valvole endobronchiali unidirezionali, con la finalità di ridurre la volumetria polmonare.

In particolare, all'interno dei bronchi vengono posizionate alcune microvalvole altamente tecnologiche costituite da nitinol, un materiale biocompatibile con l'organismo umano. Queste valvole, delle dimensioni di circa 5 millimetri di diametro, impediscono il rifornimento delle zone disfunzionali, dirottando così l'aria verso i settori funzionanti e vitali, con conseguente miglioramento della performance respiratoria del paziente.

«Si tratta di un intervento innovativo, effettuato da pochi centri in Italia - fanno sapere dall'Azienda Dulbecco - che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione tra Giusy Marrazzo, pneumologa interventista dell'azienda e Giuseppe Failla dell'Ospedale civico di Palermo. Dopo un accurato studio della funzione polmonare, il primo paziente è stato sottoposto all'inserimento delle valvole endobronchiali e la procedura si è svolta senza complicanze. Il paziente è stato dimesso dopo alcune notti di ricovero per osservazione e monitoraggio». L'intervento è stato svolto in sinergia con i medici della della struttura Pasquale Romeo, Chiara Piizzi, Maria Teresa Busceti, Corrado Pelaia, Giada Procopio e medici in formazione specialistica e con assistenza dei medici dell'unità di Anestesia Vincenzo Brescia e medici in formazione specialistica.

Per enfisema polmonare, spiegano i sanitari, si intende la dilatazione patologica degli alveoli, presenti all’estremità dell’albero respiratorio e deputati all’ossigenazione del sangue, associata alla distruzione della loro parete. I pazienti con enfisema polmonare lamentano difficoltà respiratoria in seguito a sforzi fisici di entità progressivamente minore, e nei casi più gravi l’affanno insorge anche a riposo, con conseguente grave compromissione della qualità di vita. In questi casi, oltre al trattamento inalatorio con broncodilatatori, può essere anche proposta questa procedura terapeutica innovativa in grado di migliorare la funzionalità respiratoria del paziente. Un intervento innovativo appunto, e che attualmente è effettuato da pochi centri in Italia.