VIDEO | Le principali problematiche neonatologiche e di medicina perinatale al centro dei lavori. Un evento promosso sotto l'egida della Società italiana di neonatologia
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Le principali problematiche neonatologiche e la medicina perinatale al centro della settima edizione del Convegno nazionale di neonatologia città di Alarico, ospitato nell'aula magna dell'Università della Calabria, una location di particolare significato che segue l’apertura del secondo Anno Accademico della Facoltà di Medicina e Tecnologie Digitali. Il simposio, articolato in due giornate con 7 sessioni di lavori, sotto l'egida della Società italiana di neonatologia, è rivolto a neonatologi, pediatri ospedalieri e di famiglia, ginecologi, ostetriche, infermieri, un'occasione per ribadire anche l'importanza di rafforzare la rete tra ospedale e territorio ma anche con le università e i centri specialistici più importanti a livello nazionale come il Bambino Gesù di Roma.
«La prima applicazione concreta di questa sinergia l'abbiamo avuta in questi giorni - sottolinea Gianfranco Scarpelli, direttore scientifico del convegno insieme a Mariella Lucente, ma anche direttore del Dipartimento materno infantile dell'ospedale Annunziata di Cosenza - ed è stata proprio la possibilità di trattare un neonato che era in condizioni estremamente gravi che siamo riusciti a trattare con delle terapie anche molto avanzate grazie alle nuove tecnologie fornite dalla direzione generale, e che ci hanno permesso di tenere in vita questo neonato per le ore necessarie in attesa dell'arrivo del team di dieci persone dalla cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale di Taormina e che ci hanno permesso di applicare la ventilazione extra corporea che si può fare soltanto in pochissimi centri in Italia ed è la prima volta che viene praticata in Calabria su un neonato».
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Prevenzione del virus sinciziale
Nel corso dei lavori un focus anche sulla prevenzione del virus respiratorio sinciziale che colpisce i bambini entro i 2 anni. L'immunizzazione con anticorpi monoclonali è stata già recepita da alcuni Paesi e si punta ad una copertura equa e capillare su tutto il territorio regionale, come evidenziato dal docente dell'Università di Torino, Dipartimento scienze della sanità pubblica e pediatrica, Paolo Manzoni: «La volontà della comunità medico scientifica a cui appartengo è granitica. La capacità di recepire questa volontà da parte delle istituzioni, del Ministero, dell'Aifa e delle entità preposte poi a gestire la spesa sanitaria sta dimostrando di esserci quindi noi confidiamo nel fatto che all'attenzione facciano seguito i provvedimenti pratici che porteranno alla dispnibilità di questa strategia in tutti i centri nascita».