Il nuovo imperativo categorico è razionalizzare. La linea è stata dettata questa mattina dal commissario ad acta, Guido Longo, e dal dirigente della Protezione Civile, Fortunato Varone, nel corso di una riunione convocata alla presenza di tutti i commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi.

Tagli centri vaccinali in Calabria: pochi utenti

L'obiettivo è muoversi in direzione di una progressiva razionalizzazione dei centri vaccinali sul territorio regionale in conseguenza della drastica riduzione delle attività. Diversi i punti attivi ma a scartamento ridotto con l'impiego di personale medico e infermieristico che adesso si punta a recuperare spostandolo in corsia. Ad oggi si conta infatti la presenza di 143 punti vaccinali distribuiti nelle cinque province calabresi, alcuni dei quali con una produzione quasi nulla: pochi vaccini - se non nessuno - somministrati ogni giorno.

Tagli centri vaccinali in Calabria: ne resteranno solo 26

La deadline è quella di tagliarne almeno 117, mantenendo attivi complessivamente 26 punti vaccinali spalmati tra le cinque province e liberando contestualmente i palazzetti dello sport e le strutture messe a disposizione dalle amministrazioni locali in piena fase emergenziale per essere adibiti a centri vaccinali. Al di fuori del piano di razionalizzazione restano gli ospedali che manterranno i punti ma solo per la vaccinazione del proprio personale e dei pazienti fragili afferenti alle strutture assistenziali. 

Centri vaccinali in Calabria: i 26 divisi per provincia

Nella provincia di Catanzaro si manterrà attivo l'hub allestito nell'ente fiera a Lido, Lamezia Terme, a Soveria Mannelli e Davoli.

Nella provincia di Vibo Valentia saranno mantenuti i centri di Serra San Bruno e Vibo Valentia mentre drastico sarà il taglio per la provincia di Cosenza che conta all'attivo la presenza di 40 centri da ridurre a 11.

L'idea al vaglio è il mantenimento dei punti di Cosenza, San Giovanni in Fiore, Paola, Amantea, Acri, Corigliano Rossano, Roggiano Gravina, Diamante, Cassano allo Ionio, Castrovillari, Trebisacce.

Nella provincia di Reggio Calabria resteranno attivi i centri di Reggio Calabria (polo sud), Bianco, Gioia Tauro, Siderno, Taurianova e Melito di Porto Salvo.

Infine, a Crotone resteranno attivi solo i centri di Mesoraca, Crotone (Cri) e Cirò Marina. Lo smantellamento dovrebbe avvenire a partire dall'8 novembre, la data proposta dalla struttura commissariale ma il piano potrebbero essere ancora suscettibili di modifiche sulla base delle richieste e rimodulazioni avanzate dalle aziende sanitarie e ospedaliere regionali.